Dopo una settimana trascorsa a riposarsi in seguito allo sweep rifilato ai Detroit Pistons di Stan Van Gundy, i Cleveland Cavaliers di LeBron James riprendono stanotte la loro corsa verso il titolo Nba, affrontando alla Quicken Loans Arena gli Atlanta Hawks di Mike Budenholzer in gara 1 di semifinale di playoff della Eastern Conference.
La sfida non costituisce un inedito assoluto, perchè già la scorsa stagione le due franchigie ebbero occasioni di incontrarsi in finale a Est, quando la vittoria dei Cavs fu nettissima, un 4-0 contro degli Hawks martoriati dagli infortuni (Korver e Carroll, ma anche Horford), con James dominatore e incontrastato padrone della serie. Un anno fa Cleveland aveva David Blatt in pachina e Kevin Love fuori causa, mentre adesso sulla tolda di comando c'è Tyronn Lue, e i Big Three sembrano essere al loro meglio. Per molti tra appassionati e addetti ai lavori si tratta di una finale di Conference anticipata, anche se dall'altra parte del tabellone ci sono squadre di ottimo livello come i Toronto Raptors e i Miami Heat. Gli uomini di Budenholzer hanno dimostrato di aver cambiato marcia a partire da gennaio in poi, con miglioramenti difensivi evidenti, dovuti non solo all'esplosione definitiva di Paul Millsap. Gli Hawks hanno inoltre trovato in Kent Bazemore un sostituto giovane e atletico del roccioso Demarre Carroll, aggiungendo qualche puntello alla loro panchina, dove siedono oggi Thabo Sefolosha, Tim Hardaway e Tiago Splitter (anche se il brasiliano è k.o. per il resto della post-season). Simile il lavoro fatto in estate dal general manager dei Cavs David Griffin, che negli ultimi dodici mesi ha portato in riva al lago Erie tre veterani come Richard Jefferson, Channing Frye e Mo Williams, anche se lo zoccolo duro della squadra rimane quello dello scorso anno. Pronostico dalla parte di LeBron e compagni, apparentemente senza rivali a Est.
IL CAMMINO
Cleveland è incappata in una regular season travagliata, iniziata con Kyrie Irving e Iman Shumpert fuori per infortunio, e proseguita con il licenziamento a sorpresa in gennaio di David Blatt, rimpiazzato dal suo assistente Lue. Lo scarso feeling che l'ex allenatore di Treviso e Maccabi aveva con buona parte dello spogliatoio gli è costato la panchina, anche se la percentuale di vittorie dei Cavs non è cambiata dall'una all'altra gestione. Anzi, Cleveland ha anche perso qualche partita di troppo nel finale di stagione regolare, quando spesso è stato lasciato a riposo LeBron James, al punto che il primo posto a Est è stato insidiato fino alla fine dai Toronto Raptors. Sono stati però movimenti di assestamento in vista dei playoffs, in cui i Cavs hanno demolito al primo turno i Detroit Pistons, soffrendo solo in gara 1 e poi trovando in Kyrie Irving il giocatore stellare che tutti nell'ambiente ancora aspettano di vedere con continuità. Atlanta non ha invece ripetuto la favolosa regular season dello scorso anno, quando chiuse aggiudicandosi la prima moneta per i playoffs, dovendo piuttosto fare i conti con una certa discontinuità di prestazioni e risultati, interrotta solo nel finale di stagione, quando la difesa degli uomini di Budenholzer ha consentito agli Hawks di finire terzi in volata, pescando i Boston Celtics al primo turno. Quella contro la squadra di Brad Stevens è stata una serie molto intensa, vinta da Atlanta in sei partite, per maggiore esperienza, talento offensivo e profondità di roster, ma contro i Cavs sarà tutta un'altra storia.
I SISTEMI DI GIOCO
Difficile individuare uno stile offensivo preciso di Cleveland, che si affida spesso agli isolamenti per LeBron James, capace di ricoprire praticamente tutti i ruoli del quintetto. Il Prescelto preferisce partire con la palla in mano, rendendo il più delle volte il suo playmaker nominale semplicemente un tiratore perimetrale (Chalmers a Miami, Dellavedova nelle Finals dello scorso anno), per la delusione di Kyrie Irving, che offensivamente potrebbe essere coinvolto di più e meglio, anche se nella serie contro i Pistons ha fatto registrare numeri sontuosi. Kevin Love sembra aver trovato il suo habitat, liberandosi di manie di protagonismo e ormai al servizio della squadra come ala grande o anche come centro, in un quintetto piccolo immarcabile in attacco. La difesa dei Cavs concede ancora qualcosa dal perimetro, specie quando c'è Tristan Thompson in campo, e resta il punto di domanda più interessante della serie contro gli Hawks, che a loro volta hanno proseguito sulla falsariga dello scorso anno, con movimento di uomini e palla a caratterizzare il loro attacco, in cui tutti (persino Horford, miglioratissimo dall'arco) possono prendere tiri da tre punti. Jeff Teague è il playmaker del sistema di Budenholzer, non sempre lucidissimo ma di certo meno ondivago di Schroder. I veri miglioramenti si sono però visti in difesa, dove Atlanta si stringe intorno a Horford e a Millsap (gran difensore ma non solo), con Bazemore e Sefolosha ottimi marcatori per una squadra non particolarmente fisica.
I ROSTER
Quello di Cleveland è profondissimo, se sol si considera che dalla panchina escono giocatori del calibro di Iman Shumpert, Timo Mozgov, Matt Dellavedova, Richard Jefferson, Channing Frye e Mo Williams. Tristan Thompson ha ripreso il suo posto in quintetto, ormai residenza anche di J.R. Smith, protagonista di una stagione sotto controllo, per la felicità di dirigenza e compagni di squadra. Tutto ruota ovviamente intorno a LeBron James, mentre a Kyrie Irving è demandato il ruolo di giocatore principale del secondo quintetto, quando il Prescelto e Love sono in panchina a riposare all'inizio dei quarti pari. Quasi scientifiche le rotazioni di Mike Budenholzer, i cui primi cambi dalla panchina sono Mike Scott e Dennis Schroder. Thabo Sefolosha rimpiazza invece Bazemore, mentre Mike Muscala e Tim Hardaway Jr. fanno brevi apparizioni a seconda dei momenti delle partite.
LE CHIAVI DELLA SERIE
Chi marcherà LeBron James? E' questo il quesito più gettonato in questo momento in sede di presentazione della serie. Kent Bazemore parrebbe l'uomo deputato a prendersi cura del numero 23 avversario, dovendo impegnarlo anche dall'altra parte del campo. Sefolosha dovrebbe dargli il cambio a gara in corso, mentre l'opzione Paul Millsap è al momento considerata l'extrema ratio. Al di là della marcatura in single coverage su James, Atlanta cercherà di assecondare la tendenza di Cleveland di tenere ferma la palla, speculando su percentuali diverse rispetto alla serie con Detroit. Horford potrebbe infastidire Thompson chiamandolo fuori dalla sua abituale zona di competenza, con il duello Love-Millsap già a fare scintille. Per gli Hawks sarà fondamentale continuare a giocare la loro pallacanestro in attacco, sfruttando i pick and roll e i tagli verso il ferro, senza perdere fiducia se i primi tiri piedi per terra non dovessero entrare, con Kyle Korver che proverà a far correre uno tra J.R. Smith e Dellavedova in uscita dai blocchi.