Non era improbabile che accadesse, soprattutto dopo che la dea bendata ha voltato le spalle ai Los Angeles Clippers, ai quali non è bastato portarsi sul 2-0 dopo le prime gare disputate davanti ai propri tifosi. Così, i Portland Trail Blazers hanno approfittato al meglio dell'assist servito dalla buona sorte, e con la vittoria sofferta in gara6 e hanno così ottenuto un biglietto per le semifinali della Western Conference. Ad attendere la formazione di coach Stotts ci saranno i Golden State Warriors, campioni in carica e pronti ad accogliere a braccia aperte sua maestà Steph Curry: niente male per la mina vagante della conference occidentale.
Si comincia con gran ritmo e tante soluzioni offensive da ambo le parti, come si poteva ampiamente prevedere: Rivers inizia a far vedere cose buone nella metà campo offensiva, ed è proprio lui a suonare la carica in avvio di gara per il primo vantaggio dei Clippers, e continuerà a farlo nonostante un contatto durissimo con Aminu, che lo costringerà al ritorno negli spogliatoi per l'applicazione di punti sopra l'occhio destro. I padroni di casa, invece, sentono un po' il peso di una partita già decisiva, e iniziano a scaldare i motori dopo il giro di boa del primo quarto: Lillard a parte, però, le risorse offensive sembrano scarseggiare per Portland, tanto che a fine primo periodo, terminato in parità a quota 24, sono già 14 i punti della stella a disposizione di Stotts. I losangelini se la giocano a viso aperto nonostante le tante difficoltà, Crawford è strepitoso nella metà campo offensiva (a metà gara avra il 70% dal campo), c'è grande equilibrio sul fronte del punteggio e Harkless prova a spezzarlo con la bomba che fa entrare in temperatura il Moda Center. Los Angeles risponde dalla lunetta e riesce a contenere un primo tentativo di fuga dei Trail Blazers grazie a Redick e al solito Crawford, che con il ventiduesimo punto riporta il punteggio in parità a quota 48, prima del canestro di McCollum che vale il vantaggio casalingo a metà gara.
Si torna dagli spogliatoi con Harkless che spara ancora con successo da tre punti, prima di un 10-0 di marca Clippers che sa di allungo. Ma Portland ritrova energie importanti, e con altre tre bombe di Aminu, Lillard e del già citato Harkless rimette il naso avanti. La partita inizia a diventare bellissima e intensa, gli attacchi girano benissimo tanto da portare a casa, possesso dopo possesso, almeno un viaggio in lunetta per una buona fetta di terzo quarto. La striscia di triple a bersaglio in casa Trail Blazers prosegue con Aminu, gli ospiti tengono botta con un Rivers ancora in gran spolvero e capace di firmare una bomba importantissima (75-77). Lillard risponde ancora con i piedi dietro l'arco, poi Los Angeles mette cinque punti in fila prima del canestro di Crabbe che fissa il punteggio sull'80-82 all'alba degli ultimi dodici minuti di gara. Si riparte con McCollum che viaggia a intermittenza dalla lunetta e con il punteggio che rimane in equilibrio. Portland prova ad accendere nuovamente l'arena con un parziale di 8-2 che viene però rintuzzato dal solito Crawford e da un Redick stranamente silenzioso al tiro. Ancora McCollum, questa volta da tre, per il +6 a due minuti dalla fine, prima di un paio di canestri del ritrovato Redick intervallati dal layup che vale il trentello di Crawford. Due punti di distacco a un minuto dalla fine, ancora il miglior sesto uomo dell'anno pareggia dalla lunetta prima dell'episodio che decide la gara: McCollum si arresta all'altezza del tiro libero e muove il perno in maniera sospetta, sul suo errore vola a rimbalzo Plumlee che fa 2/2 dalla lunetta. Poi Crawford sbaglia il buzzer beater, e un altro tiro libero del lungo vale la vittoria per i Trail Blazers.