Dopo il 2-0 rimediato in Florida, gli Charlotte Hornets di Kemba Walker e di un visibilmente soddisfatto Michael Jordan a bordo campo riescono, così come i Portland Trail Blazers ed i Boston Celtics, ad impattare la serie sfruttando il fattore campo. Si torna a Miami, dunque, sul 2-2, con gli Heat che nonostante una buona partenza nel primo quarto e l'assenza pesante di Batum per i padroni di casa, non sono riusciti ad approfittarne per portare a casa il match. Lin ha suonato la carica nella seconda frazione, ribaltando il match come un calzino e trascinando i suoi assieme a Kemba nel successo, di misura, finale.
Partenza lanciata degli ospiti, che grazie alle triple di Dragic e Joe Johnson (il migliore dei suoi) scappano via nel punteggio: prima 8-2, poi 13-4 e, qualche istante dopo, sul 22-11 firmato da Hassan Whiteside (4 dei suoi 8 punti tutti nel primo quarto) e dal gioco da tre punti di Amare Stoudemire. Charlotte sembra irretita dal ritmo e dall'intensità difensiva dei ragazzi di Spoelstra, con Walker che stenta a trovare fiducia al tiro: i padroni di casa vengono parzialmente salvati dai 7 personali di Al Jefferson, che lascia successivamente il proscenio all'ingresso in campo di Jeremy Lin. E' proprio il playmaker ex New York a suonare la carica per gli Hornets, che si scuotono dal torpore iniziale con i suoi sette punti quasi di fila (19-24). Così come Walker, anche Wade ha problemi al tiro ed è Luol Deng con tre liberi a riportare Miami avanti di 10. L'attacco degli Heat perde brillantezza ed il libero a referto di Wade è l'unico nel parziale di 15-1 che ribalta il match: Walker si carica la squadra sulle spalle, aprendo spazi per i tiri piedi a terra di Lee. La tripla di Johnson ferma l'emorragia di Miami, ma ancora Kemba e Lin scavano il solco fino al +11 (48-37) dell'intervallo.
L'inerzia del match arride ai padroni di casa, che dopo la sosta lunga tornano in campo con la voglia di chiudere i conti: Walker da tre e il piazzato di Al Jefferson siglano il massimo vantaggio (57-39), ma paradossalmente spengono gli animi degli Hornets, riaccendendo quello degli ospiti, che in un amen rispondono all'assalto di Charlotte. Tre le triple a bersaglio nel giro di due minuti che contribuiscono al 17-1 di contro-break che rimette in equilibrio la gara: Dragic, Deng e Johnson sono i protagonisti assoluti della rimonta. Walker rimette in sesto i suoi con quattro punti personali, che uniti ai canestri nel finale di Zeller e Lin permettono agli Hornets di chiudere avanti di 8 alla penultima sirena. Le percentuali buone nel tiro da tre di Miami tengono in vita gli ospiti, che con Winslow (sette ad inizio quarto periodo) e Green, restano aggrappati nel punteggio ai padroni di casa (75-76) a 6' dal termine. Si entra nella Kemba-zone ed il beniamino di casa non delude le attese: 11 i punti di fila di Walker, interrotti soltanto dalla tripla di Johnson che fissa il punteggio sull'87-80 a 3' dalla sirena conclusiva. Charlotte sembra in una botte di ferro, ma il braccino è dietro l'angolo: Miami cuce lo strappo fino al -3, con Richardson che sbaglia la tripla del pareggio prima dei liberi risolutori di Lin.