Nella baia di San Francisco, ma non solo, i tifosi dei Golden State Warriors possono tirare un grosso sospiro di sollievo: Stephen Curry potrà tornare in campo prima del previsto in campo dopo essersi procurato ieri sera una distorsione di primo grado al legamento mediale del ginocchio destro. Due settimane di pausa: questo l'esito della risonanza magnetica effettuata quest'oggi al rientro ad Oakland dell'MVP dello scorso campionato, che dovrà quindi osservare un periodo di riposo forzato e guarderà da bordo campo l'epilogo della serie contro gli Houston Rockets (Golden State avanti 3-1). 

Tempo dunque per assorbire la distorsione e ripresentarsi in campo in corso di svolgimento della serie di semifinale contro la vincente della serie tra Los Angeles Clippers e Portland Trail Blazers (a patto che i suoi compagni riescano a vincere una delle prossime tre gare contro gli Houston Rockets di James Harden), con la speranza ad Oakland che quest'ultima duri il più a lungo possibile per facilitare e rendere meno impellente il suo rientro in campo.

Per Curry, come per tutti gli appassionati del basket a stelle e strisce, tanta paura dopo lo scivolone di stanotte, che aveva preoccupato e non poco lo staff medico dei campioni in carica. Nel frattempo, la risposta dei compagni di squadra, si è vista nel successo di stanotte: Steph può dormire sonni tranquilli fino al ritorno in campo.