Michael Jordan può tranquillamente festeggiare, perchè i suoi Charlotte Hornets rientrano nella serie contro i Miami Heat. Con una difesa degna di una squadra europea, che concede appea 80 punti in 48 minuti di gioco, la formazione allenata da coach Clifford si porta sul 2-1 e ora proverà a trovare il punto dela pareggio nella prossima gara in programma lunedì notte allla Time Warner Cable Arena.
E dire che la partenza della compagine di coach Spoelstra era stata abbastanza promettente, con tre triple di Deng nei primi quattro minuti e una difesa che concedeva solo tiri a bassa percentuale ai bombardieri di Charlotte. L'ex ala dei Bulls realizza la quarta bomba di un primo quarto clamoroso e consente a Miami di mantenere due possessi di vantaggio per buona parte di questa fase di gara, mentre l'ingresso del secondo quintetto dei padroni di casa inizia a dare il proprio peso alla partita: Lin inizia a segnare canestri importanti, Kaminsky lo segue con il lavoro sotto canestro e gli Hornets tornano a farsi sotto, fino a chiudere il primo quarto sotto di un punto (28-29). Ma dall'inizio del secondo periodo cambia tutto: i canestri di Lee e Williams riportano avanti i padroni di casa, mentre dall'altra iniziano a calare drasticamente le percentuali in attacco. L'asiatico di Harvard continua a segnare punti pesanti e porta Charlotte sul +6, nonostante la panchina ospite non si arrenda al fatto di dover staccare le mani dalla partita. Wade non riesce a lasciare il segno nonostante sia quasi in doppia cifra, mentre la bomba di Williams consente agli Hornets di chiudere la prima metà di gara sul 49-44.
Il terzo quarto si apre esattamente come il primo, cioè con una bomba di Deng, ma il quinto canestro pesante del britannico, unito a quelli di Dragic, serve a Miami solo per mantenere in equilibrio una partita che ora sembra in mano ai padroni di casa. Anche perchè Kaminsky continua a far male alla difesa ospite e Walker sembra avere tutta l'intenzione di entrare in partita: così, un clamoroso parziale di 18-0 costruito dai due sopra citati, e completato dalla bomba di Lin e dai liberi di Zeller, consente agli Hornets di allungare in maniera decisa, e probabilmente decisiva per l'esito di questa gara 3. Il tutto mentre gli Heat litigano con il canestro dei padroni di casa, e riescono a sbloccare il proprio tabellino solo con Wade e Dragic. In 7 minuti e 40 secondi gli ospiti realizzano appena cinque punti, quelli che fissano il punteggio sul 75-58 in vista degli ultimi dodici minuti di gara. Wade prova a tuffarsi a pesce sui primi possessi del quarto periodo, ma dall'altra parte gli Hornets continuano a essere debordanti, e di fatto chiudono la partita prima di metà quarto. Lin continua ad essere un fattore con canestri e assist di pregevole fattura, così i padroni di casa sfondano il muro dei venti punti di vantaggio a nove minuti dal termine. Miami avrebbe l'occasione di accorciare le distanze mentre gli avversari non segnano per oltre due minuti, ma i troppi errori nella metà campo offensiva condannano di fatto la franchigia della Florida alla sconfitta. Anche perchè a Charlotte bastano il gran lavoro sotto canestro di Zeller e un paio di fiammate di Walker per porre la parola 'fine' sulla partita, tanto che Spoelstra si arrende e a metà quarto manda in campo la panchina. Finisce 96-80 per gli Hornets.