Sarà dunque Tom Thibodeau a guidare dalla panchina i Minnesota Timberwolves a partire dalla prossima stagione. Secondo quanto riportato da Marc Stein per Espn, l'ex coach dei Chicago Bulls avrebbe firmato ieri un contratto quinquennale da dieci milioni all'anno. E non è tutto, perchè Thibodeau diverrà anche presidente responsabile delle operazioni cestistiche, per esplicita richiesta del proprietario Glen Taylor, che ha così riscritto l'organigramma tecnico della franchigia, affiancando a Thibs Scott Layden come nuovo general manager. I rapporti tra Layden (legato a R.C. Buford e ai San Antonio Spurs) e Thibodeau sono certificati da anni di lavoro insieme ai tempi dei New York Knicks, mentre l'attuale ma ormai ex g.m. di Minnesota Milt Newton potrebbe rimanere nella dirigenza e lavorare comunque nel frontoffice dei T-Wolves.
Thibodeau ha dunque sbaragliato la concorrenza di Jeff Van Gundy (apprezzato telecronista di Espn) e di Scott Brooks, adesso nel mirino di Washington Wizards e Houston Rockets, ottenendo la garanzia di avere pieni poteri nella guida tecnica di una franchigia che ha perso mesi fa il compianto Flip Saunders. E' la svolta che tutti a Minneapolis si auguravano avvenisse, per mettere fine a dodici stagioni in cui la squadra ha fallito l'obiettivo playoff. Il roster dei Timberwolves è ora finalmente competitivo, composto da giovani di enorme talento come Karl-Anthony Towns e Andrew Wiggins (due prime scelte assolute al Draft), oltre che da ragazzi in crescita come Zach LaVine, Gorgui Dieng, Nemanja Bjelica e Shabazz Muhammad. Rimane però incerto il destino di Ricky Rubio, il playmaker spagnolo dato sul piede di partenza fino a qualche settimana fa, quando c'era ancora Sam Mitchell sulla panchina del Target Center. Minnesota decide così di affidarsi a un allenatore esperto (lunga la gavetta di Thibs, già ai T-Wolves nel lontano 1989, poi passato per New York e Boston prima di diventare head coach a Chicago), che negli ultimi cinque anni di carriera ha portato i Bulls a competere per il titolo, senza però riuscire mai - per un motivo o per l'altro - ad approdare alle Nba Finals. La prima decisione di un certo peso che il cinquantottenne Thibodeau dovrà prendere sarà quella relativa al Draft, con la franchigia che attende la lottery per sapere in quale posizione pescare. Molti giovani dunque per l'irascibile Tom, che proprio a Chicago era stato criticato per non aver mai puntato sulle nuove leve. Non la pensano evidentemente così a Minneapolis, al punto che gli hanno affidato il ruolo di presidente delle operazioni cestistiche.
"Siamo molto eccitati all'idea di riaccogliere Tom Thibodeau nell'organizzazione dei Minnesota Timberwolves - ha spiegato Glen Taylor attraverso un comunicato stampa - abbiamo identificato rapidamente in Tom il leader giusto per far crescere i nostri talenti e farli esprimere al massimo del loro potenziale. La sua carriera parla per lui, ha dimostrato di un essere un vincente e uno degli allenatori più apprezzati degli ultimi dieci anni. Le sue squadre sono sempre state al top dal punto di vista difensivo e siamo entusiasti dell'approccio e della mentalità che porterà sotto quest'aspetto del gioco. Il futuro della franchigia non è mai stato così luminoso e siamo molto felici di avere Tom come nostra guida per le operazioni cestistiche". Al miele anche le parole di Thibs, che ha affidato le sue impressioni a una nota: "Ho cominciato la mia carriera con Minnesota, e per me è una grande opportunità tornare in un momento in cui l'organizzazione ha a disposizione il miglior roster di giovani dell'Nba. Con un grande proprietario come Taylor e con un fantastico dirigente come Layden, siamo pronti a costruire una cultura vincente in questa franchigia, di cui i tifosi possano essere orgogliosi".