I Los Angeles Clippers di Doc Rivers si portano sul 2-0 nella serie di primo turno dei playoffs della Western Conference, giocando una partita attenta sui due lati del campo. Allo Staples Center i Portland Trail Blazers non riescono infatti a trovare mai ritmo in attacco, con Damian Lillard e C.J. McCollum tenuti a basse percentuali (6/22 il primo, 6/17 il secondo). Decisiva l'aggressività dei lunghi in maglia Clips sul pick and roll avversario, che non produce frutti come accaduto invece per tutta la regular season. Lob City si affida invece alla solita partenza lanciata di J.J. Redick per mettere la testa avanti e giocare a elastico con il punteggio, fino a dilagare nel quarto quarto, quando anche Paul e Griffin accendono lo Staples. Notevole il contributo della panchina dei californiani, che ringraziano in particolar modo Austin Rivers, Cole Aldrich e Jeff Green, oltre a Jamal Crawford, premiato nel prepartita con il premio di miglior sesto uomo dell'anno. Ora la seria si trasferisce in Oregon, con Portland costretta a ritrovare la sua pallacanestro, specialmente nella metà campo offensiva.
L'inizio di gara 2 vede Deandre Jordan commettere fallo su Plumlee sulla palla a due, ma il centro texano replica piazzando un paio di stoppate a Lillard e Harkless. Redick è una sentenza in uscita dai blocchi e in transizione, ben pescato da Paul, su cui Stotts dirotta ben presto Aminu. Griffin è preso inizialmente da Harkless, e l'avvio soft costa caro agli ospiti, sotto 13-4 dopo i primi quattro minuti. C.J. McCollum prova a scuotere i Blazers, che però devono fare i conti con i problemi di falli di Plumlee, rimpiazzato da Kaman. Aminu sbaglia tiri su tiri prima di centrare il bersaglio, ed è il secondo quintetto dei Clippers a fare ancora la differenza grazie alle giocate di energia di Aldrich, Rivers e Green, per il 37-23 in avvio di secondo quarto. La reazione dei Blazers è tutta concentrata nell'orgoglio di Mason Plumlee, che si traveste da playmaker dispensando assist per i compagni e sfidando Jordan sotto canestro. Il finale di tempo sorride agli uomini di Stotts, che in qualche modo rimangono a galla nonostante le difficoltà offensive di Lillard (47-43 all'intervallo lungo, con Jordan che fa zero su due dalla lunetta su fallo intenzionale).
Alla ripresa delle operazioni sono ancora i padroni di casa a sgabbiare meglio dagli spogliatoi, con Redick e Chris Paul splendidi in attacco. Due triple di Harkless svegliano però Portland, che all'improvviso trova ritmo dall'arco. Anche Lillard pare più reattivo nel duello con CP3, coadiuvato da un McCollum che va a corrente alternata. Ancora una volta il giro dei cambi favorisce Rivers, che si gode un ordinato Jeff Green e vede salire di colpi Jamal Crawford, mentre Stotts affonda con Kaman, Davis, Crabbe e Henderson sul parquet. La forbice si allarga così ancora in favore dei Clippers, che chiudono il terzo quarto avanti di sei (67-61), prima di dilagare nell'ultimo periodo, quando Aldrich, Rivers, Green e Crawford piazzano un parziale di 14-4 che manda al tappeto gli avversari, cui non basta un leonino Plumlee per restare in partita. Nel finale Damian Lillard aggiusta parzialmente le sue statistiche, ma sono Paul e Blake Griffin a sigillare la vittoria per i padroni di casa, ora avanti 2-0 nella serie e in pieno controllo tecnico della sfida grazie anche all'ottimo lavoro dei lunghi, abili a uscire fuori dall'area per non far sviluppare il pick and roll avversario che vede coinvolti Lillard e McCollum.
L.A. Clippers (53-29). Punti: Paul 25, Redick 17, Griffin 12, Crawford 11, Green 10. Rimbalzi: Jordan 18. Assist: Jordan e Paul 5.
Portland Trail Blazers (44-38). Punti: Plumlee e Lillard 17, McCollum 16, Harkless 12. Rimbalzi: Aminu e Plumlee 10. Assist: Plumlee 7.