A dir poco stordente il parziale con il quale gli Atlanta Hawks di Mike Budenholzer approcciano, e decidono marginalmente, il match: 24-3 il conto salato che pagano i Celtics, condito da quattro triple di un Kyle Korver fin da subito in partita, che lancia verso un'agevole successo i padroni di casa e verso il 2-0 nella serie. Le prestazioni di Korver e Horford, unite a quelle del solito Teague, riescono persino a mascherare la deludente serata di Millsap e Bazemore, che tirano 3/26 dal campo. Pesanti, oltremodo, le assenze di Avery Bradley e di Kelly Olynyk per gli ospiti, che però non rappresentano delle scusanti alla scialba prestazione di Crowder, Sullinger e Smart (9 punti in tre e pessime percentuali al tiro). Si torna in Massachussets con un Brad Stevens cupo in volto: a lui trovare il coniglio dal cilindro per capovolgere l'inerzia della serie.
E' il primo quarto a decidere gran parte dell'andamento del match, con i padroni di casa che dimostrano di aver appreso la reprimenda di coach Budenholzer dopo la rimonta subita di gara-1: Atlanta non si guarda minimamente alle spalle, alzando fin da subito l'intensità difensiva e costringendo gli avversari ad un misero 13% dal campo. Il gol della bandiera è di Sullinger dopo poco più di un minuto per il 6-2, ma da quel momento in poi è dominio Hawks: 18-1 il parziale che tramortisce Boston (complici quattro triple di un Korver rovente) già scossa per le numerose e pesanti assenze. Stevens prova a scuotere i suoi, riuscendo però solo con Jerebko e Turner a cavare un ragno dal buco ad inizio secondo quarto (16-32). Gli ospiti sono finalmente in partita e i sei punti di Amir Johnson permettono ai Celtics di riportarsi sotto di 10, ma nel momento migliore l'attacco ospite si inceppa nuovamente. La tripla di Korver, la quinta, ed il jumper di Horford chiudono l'emorragia per i padroni di casa, che vanno all'intervallo sul più 15 sfruttando gli ultimi tre minuti di secondo periodo senza alcun canestro (41-26).
Johnson e Turner sono gli ultimi ad ammainare la bandiera di Boston, mentre Smart, Sullinger e Crowder continuano a litigare con i ferri dell'arena (impietoso il 4/25 complessivo del trio a fine gara) della Georgia. Atlanta riesce a controllare il vantaggio piuttosto agevolmente, con Thomas che prova, attaccando maggiormente il ferro, a far tornare i suoi a contatto. Sei di fila di Teague, 13 silenziosi, rilanciano gli Hawks sul più 17, con i Celtics che faticano oltremodo ad entrare in ritmo in attacco. I padroni di casa non alzano mai il piede dall'acceleratore, soprattutto difensivamente, e rispondono con Sefolosha ed Horford ai canestri di Thomas e Rozier. Quest'ultimo prova a scuotere i suoi, ma i sette punti di fila di Sefolosha dalla parte opposta e la faciltà con la quale Atlanta trafigge la difesa degli ospiti rende vana qualsiasi rimonta. Il vantaggio resta sempre equidistante, anzi sale fino al più 23 (76-53) ed i Celtics lentamente si spengono, ancor di più, alla distanza. Il garbage time finale serve solo a fissare il punteggio sull'89-72 finale. Adesso la serie si sposta in casa di Boston.