Phoenix Suns - Los Angeles Clippers 114-105

Si congedano con una vittoria i Phoenix Suns da una nefasta e deludente stagione, battendo tra le mura amiche le riserve dei Los Angeles Clippers. Doc Rivers lascia a casa i suoi uomini cardine, con Paul, Griffin, Jordan, Redick e Crawford che non giocano in Arizona. Spazio a Rivers figlio e a Wilcox e Johnson, che rispondono all'ottimo inizio dei padroni di casa, che distribuiscono perfettamente punti e tiri. E' Teletovic, vera sorpresa della stagione dei Suns, nel secondo quarto a scavare il solco nel punteggio: il break permette ai Suns di gestire meglio ritmi e percentuali di tiro, con i Clippers che si limitano allo stretto necessario senza mai forzare la mano per la rimonta. Wilcox e Johnson sono gli ultimi ad alzare bandiera bianca nell'ultimo periodo, quando i canestri di Leuer e Jenkins chiudono la contesa. 

Houston Rockets - Sacramento Kings 116-81

Ipotecano l'ottavo posto nella Western Conference gli Houston Rockets del solito James Harden da 38 punti. I texani non devono faticare molto per avere la meglio dei Sacramento Kings privi di Butler, Collison, Gay, Rondo, Casspi e Cousins. Già nel primo quarto, infatti, i padroni di casa scappano complice una difesa mai degna di tal nome degli ospiti: 34-18 il parziale del primo quarto, con il barba che gestisce a piacimento le azioni d'attacco, senza incontrare sul cammino alcuna resistenza. McLemore il migliore degli ospiti, che si limitano al compitino per salutare una stagione con più bassi che alti. Houston conserva il vantaggio e lo incrementa in ogni periodo fino al più 35 finale, che consegna ai Rockets e a Bj Bickerstaff la qualificazione alla post season dove incontreranno i campioni NBA in carica. 

Los Angeles Lakers - Utah Jazz 101-96

Epilogo migliore alla carriera di Kobe Bryant non poteva esserci. I delusi Utah Jazz lasciano il proscenio nel finale alla passerella del Black Mamba, che mette a segno i canestri decisivi che valgono la rimonta dei Lakers dal 94-84 fino alla sirena conclusiva. Tre minuti, quindici punti e la standing ovation più che meritata dal suo pubblico per il successo ma soprattutto per l'immensa carriera. Eppure gli ospiti di coach Snyder avevano provato a rovinare la festa del 24, all'atto conclusivo della sua immensa carriera: sempre avanti nel punteggio i Jazz, che all'intervallo grazie a Lyles, Hayward e Mack conducevano addirittura di 15 (57-42). Tutto apparecchiato, invece, per la raffica di Bryant, che ovviamente si carica sulle spalle il peso dell'attacco di Los Angeles e trascina i suoi alla rimonta: certo, vanno considerati i 50 tiri presi nell'arco della gara, ma in ogni caso bisogna sempre metterli quei tiri. Quindici punti di fila e l'assist per la schiacciata di Clarkson che sigilla il successo tra il delirio della folla. Si spengono le luci sullo Staples Center, il Mamba esce di scena, ma lo fa nel modo a lui più congeniale.