San Antonio Spurs - Oklahoma City Thunder 102-98
Alla fine la spuntano i San Antonio Spurs nell'antipasto di quella che potrebbe essere la semifinale della Western Conference. Gli Oklahoma City Thunder di Billy Donovan si presentano all'ombra dell'Alamo senza il duo Durant e Westbrook, ma non per questo non vendono cara la pelle, anzi. Sono proprio gli ospiti a partire meglio con Waiters e le triple di Kanter e Payne, che valgono il vantaggio in doppia cifra alla prima sirena. Fin troppo molle l'approccio dei padroni di casa, che invece dopo esser andati sotto di 16 (45-29) iniziano a carburare nel secondo quarto, alzando l'intensità difensiva e salendo di colpi anche in attacco dove Leonard e Aldridge sono i più ispirati. I quattro punti di West nel finale lanciano l'abbrivio che ad inizio di terzo periodo riporta San Antonio a contatto nel punteggio: crollano le percentuali dei Thunder, con Leonard che con sette punti di seguito firma il -3. Oklahoma prova a scuotersi sfruttando Kanter nel pitturato, ma sono Mills prima e Marjanovic successivamente a firmare il sorpasso degli Spurs (74-72). Il quarto periodo è un lungo testa a testa che viene interrotto soltanto dal minibreak di 5-0 firmato Leonard-Parker-Duncan, ma è Waiters col gioco da tre punti a mandare tutti all'overtime. I Thunder non mollano nemmeno nell'overtime, rispondendo con Adams ai tentativi di fuga di Parker e Leonard, ma è proprio quest'ultimo che chiude i giochi col jumper della staffa.
Los Angeles Clippers - Memphis Grizzlies 110-84
Non c'è partita allo Staples Center di Los Angeles dove i Clippers di Doc Rivers fanno le prove generali in vista dei playoff superando in scioltezza la flebile resistenza dei Memphis Grizzlies. Gara agli archivi già dopo i primi minuti di gara, quando Paul e compagni prima toccano il più dieci sul 21-11 poi piazzano il break che scava il solco definitivo grazie alle triple di Rivers e di Redick. I Grizzlies fanno la loro gara a passo di marcia e lasciano fin troppo facilmente spazio allo svolgimento degli schemi dei Clippers, che all'intervallo toccano il massimo vantaggio sul +18 grazie alla bomba di Paul. Lunghissimo garbage time fino al termine della gara, utile per rodare alcuni meccanismo in casa losangelina e permettere a Griffin di ritrovare maggior feeling possibile con il parquet e con i compagni. Sei gli uomini che chiudono in doppia cifra per i Clippers, mentre per gli ospiti Randolph chiude con 14 punti.