I Chicago Bulls sono sempre più vicini all'esclusione dai playoff. Questo è il verdetto che viene fuori dalla sfida dell'American Airlines Arena, con i Miami Heat che restano sotto per buona parte dell'incontro ma poi tirano fuori l'orgoglio e portano a casa la vittoria, che rende ancor più valida e positiva la loro regular season. Per quanto riguarda la formazione di coach Hoiberg, aver perso la gara disputata in Florida ha complicato in maniera quasi definitiva la rincorsa dei suoi ragazzi: vincere tutte e le tre partite rimanenti potrebbe non bastare alla franchigia dell'Illinois, visto che basterà portare a casa un successo a testa agli Indiana Pacers e ai Detroit Pistons per assicurarsi la qualificazione ai playoff e tenere dunque fuori i Bulls dalla corsa.
Eppure sembrava che la partita in quel di Miami fosse iniziata nella maniera giusta. Le assenze di Gibson e Brooks hanno accorciato le rotazioni per gli ospiti, ma il buonissimo inizio da parte dei big, ovvero Rose, Butler e Gasol, hanno garantito un'ottima partenza. Dall'altra parte, Miami provava ad uscire alla distanza, soprattutto con alcune soluzioni degne di un ginnasta di Wade, per il quale la sfida contro la 'sua' Chicago ha sempre un sapore particolare. Accade così che i Bulls vadano negli spogliatoi per l'intervallo lungo con un vantaggio di sei punti, ma al ritorno sul parquet coach Spoelstra vede finalmente una reazione da parte dei suoi ragazzi, che con la solita regia di Dragic e l'atletismo messo in campo da Richardson e Whiteside portano a compimento la rimonta, che si traduce in un clamoroso parziale di 35-23 nel terzo quarto. Negli ultimi dodici minuti, Chicago rimaneva a contatto ma non riusciva più a tornare con la testa avanti nel punteggio, visto che gli ultimi possessi hanno visto un dominio pressochè totale dei due canestri da parte del già citato Whiteside.
Così, Miami condanna Chicago alla sconfitta. Probabilmente non la più deludente nè quella decisiva per decretare la sempre più probabile esclusione dai playoff, ma certamente quella che potrebbe lasciare un forte senso di amaro in bocca, visto che è stata l'ennesima esibizione in cui i Bulls non hanno messo in campo tutto ciò che avevano dal primo all'ultimo possesso. E dalle parti dell'Illinois assisteremo quasi certamente a una lunga estate di riflessioni e di decisioni drastiche.