Torna tutto al proprio posto alla Oracle Arena dopo la sconfitta rimediata dai Golden State Warriors contro i Boston Celtics. La squadra di Kerr riscatta la prima sconfitta stagionale interna asfaltando sotto una marea di triple (con il 60% di realizzazione, compresa la millesima stagionale): i Portland Trail Blazers resistono per un quarto, prima di cedere il passo allo stratosferico 9/13 di Curry, che ne infila 39, uno in più rispetto ad un mostruoso Lillard. Quattro vittorie separano adesso i campioni NBA in carica dal record dei Bulls. 

E' proprio lo zero a trascinare i suoi nel primo quarto, mettendo a soqquadro una difesa dei padroni di casa ancora non impeccabile e con la mente ancora pregna delle scorie della scorsa sconfitta. I nove di un ottimo Harkless, uniti ai 14 di uno strepitoso Lillard soprattutto negli ultimi cinque minuti della prima frazione, permettono agli ospiti di andare al primo intervallo avanti di sei, con Curry che pone rimedio con la tripla sulla sirena che lancia l'abbrivio per la rimonta. La second unit di Kerr inizia a fare la differenza, soprattutto difensivamente. L'intensità crescente permette a Golden State di aumentare i giri del motore anche nella metà campo offensiva ed il risultato è subito capovolto: dal 46-41 per la squadra di Stotts si passa repentinamente al 63-56 di fine primo tempo con le triple in rapida successione di Steph, Rush e Barnes

Non basta un Lillard da 38 punti - Fonte Nba.com
Non basta un Lillard da 38 punti - Fonte Nba.com

Green e Thompson tornano in campo con la voglia di ipotecare subito la gara, incrementando subito sul più 11 il vantaggio, ma non hanno fatto i conti con Lillard e McCollum, i cui 10 punti permettono agli ospiti di restare a galla. I due minuti successivi, tuttavia, sono tutti di Stephen Curry, che sale al proscenio con il jumper da due che apre il break a favore dei padroni di casa: il 30 ne infila 4 da tre punti di fila, che valgono il più 12. Portland ha il merito di restare mentalmente nel match, rispondendo con l'ottimo Harkless e sempre con il solito Lillard (32). Cinque di Barbosa ed il gioco da tre punti di Green (che firma l'ennesima tripla doppia stagionale), permettono ai Warriors di scappare sul più dodici ancora alla penultima sirena (101-89). Come spesso accade alla Oracle Arena, è nei primi minuti dell'ultimo quarto che i padroni di casa fanno il vuoto, con Livingston che sale in cattedra con quattro punti di fila che spianano la strada alla striscia di triple di Curry, Thompson, Rush e Speights che chiudono la pratica.