Sacramento Kings - Miami Heat 106-112
Tutto facile, quantomeno nei primi 36 minuti di gara, per i Miami Heat di coach Spoelstra e di un fantastico Gerald Green, che sostituisce al meglio l'assente Wade firmando un decisivo trentello. Quindici i punti dell'ex Suns nel solo primo quarto, chiuso dalle triple di Deng e Winslow che lanciano il break degli ospiti. Sacramneto, priva di Butler, Cousins e Belinelli, prova con Gay e Curry a rispondere, ma cede il passo a Richardson e Johnson, che confezionano il parziale che manda gli Heat sul più 24 a metà seconda frazione (59-35). Collison prova a trascinare i suoi, ma Miami riesce a contenere il ritorno dei padroni di casa e controllare agevolmente il margine di vantaggio fino alla fine del terzo periodo. Il 14-3 con il quale i Kings approcciano l'ultimo quarto sembra essere propizio per la rimonta: Dragic è l'unico a lasciare l'interruttore acceso, mentre Green e compagni escono dal match pensando di averlo già vinto. E' lo sloveno, assieme al jumper di Johnson ed alla tripla di Deng, a smontare definitivamente le speranze di Sacramento.
Golden State Warriors - Boston Celtics 106-109
54 vittorie consecutive dopo, sono i Boston Celtics ad infliggere la prima sconfitta stagionale interna, l'ottava di tutta la regular season, ai campioni in carica dei Golden State Warriors. La squadra di Bradley nonostante il back to back, dopo la pesante sconfitta di Portland, si riscatta con un successo che fa vacillare le certezze di Curry e compagni verso il record dei Bulls. Braccino? No. La gara dei Warriors è la solita, solida soprattutto da dietro l'arco dei tre punti, poco cinica però nel momento cruciale, quando Thomas, Turner e compagni, forse liberi dalla pressione del risultato, riescono a confezionare le giocate giuste per portare a casa il successo. Decisive, dalla parte opposta, le 22 palle perse, con Curry e compagni che non trovano soprattutto nel primo tempo le classiche giocate in transizione, offrendo il fianco a Thomas e soci di gestire più agevolmente il punteggio. Steph si accende a fine terzo quarto quando con tre triple quasi di fila consegna il vantaggio, di una lunghezza, ai suoi, ma è Smart a riportare sopra di 10 Boston con cinque punti personali ad inizio ultima frazione. Finale alquanto rocambolesco, dopo che i Celtics avevano condotto nel punteggio per tutta la durata del match: Green prima e poi gli Splash Bros accorciano le distanze, mettendo paura agli ospiti, che però con i sei punti di fila di Turner riescono ad ipotecare un successo importantissimo per la lotta al terzo posto ad Est.
Phoenix Suns - Washington Wizards 99-106
Gara tutt'altro che facile per i Wizards, che hanno la meglio nella seconda metà dell'ultimo quarto dei Phoeinx Suns guidati dal solito Teletovic, autore di una doppia doppia da 24 punti e 12 rimbalzi uscendo dalla panchina. Nonostante l'assenza di Knight i padroni di casa tengono testa, anzi conducono nel punteggio per tre quarti di gara, prima di cedere al parziale decisivo degli ospiti che con Wall e Sessions scavano il solco decisivo negli ultimi 8 minuti di gara: 13-1 il parziale che permette ai Washington Wizards di ottenere un fondamentale successo in ottica post-season, con la squadra capitolina che resta aggrappata alla speranza di raggiungere Pacers e Pistons, anche se l'ottavo posto resta difficile da raggiungere. Sugli scudi il solito John Wall, che sfiora la tripla doppia con 22 punti, 10 assist e 8 rimbalzi.