Ai Los Angeles Clippers versione sperimentale manca pochissimo per fare il colpaccio a Oklahoma City contro i Thunder. Doc Rivers lascia infatti a riposo Paul, Jordan, Redick, Pierce (oltre a dover rinunciare allo squalificato Griffin), ma Lob City va comunque vicina alla vittoria grazie a due prove maiuscole di Jamal Crawford e del figlio del coach, Austin (32 punti a testa), che guidano un quintetto piccolo pericolosissimo dall'arco. Alla fine a spuntarla sono però i padroni di casa, grazie a un finale rabbioso - ancorchè non sempre lucido - di Russell Westbrook (26 punti e 11 assist) e Kevin Durant (31 punti).
Con le prime posizioni del ranking della Western Conference ormai cristallizate, Doc Rivers decide di lasciar fuori alcuni dei suoi titolari nella gara della Chesapeake Energy Arena di Oklahoma City. Spazio dunque in quintetto a Aldrich, Crawford, Rivers e Johnson, insieme all'unico superstite Mbah a Moute. Dall'altra parte Durant e Westbrook non sembrano voler far sconti a degli avversari tanto rimaneggiati, segnando una trentina di punti in meno di dieci minuti. Dalla panchina contribuiscono anche Waiters e Singler, Ibaka è più coinvolto, Adams domina contro Aldrich in un primo quarto che ha poco di agonistico. I Clips hanno però in Jamal Crawford un'arma impropria: il veterano Nba mette a referto quindici punti nel periodo inaugurale, contagiando anche Austin Rivers, che non sbaglia un colpo dall'arco. Dopo il solito contributo di Enes Kanter, le terze linee degli ospiti, da Ayres a Wilcox, danno il là a una rimonta inattesa, con l'incontro che si trasforma gradualmente in una sparatoria da tre punti, a tutto vantaggio di Rivers e Crawford, con Jeff Green che impatta bene fisicamente sulla partita. La difesa dei Thunder è mal bilanciata e concede di tutto ai rivali, che chiudono il primo tempo sul 65-69, con Crawford ancora protagonista.
Alla ripresa delle operazioni ci si attenderebbe un calo nelle percentuali al tiro dei Clippers, ma ancora Rivers, Crawford, Johnson e Mbah a Moute puniscono i padroni di casa in transizione, mentre l'attacco di Donovan procede a ondate, nella miglior tradizione della casa. Waiters e Kanter trovano punti importanti dalla panchina, preparando un finale punto a punto, in cui si esaltano protagonisti inattesi, da Ayres a Foye, da Prigioni a Roberson. Kevin Durant trova finalmente la parità a quota 104 con l'unica tripla della sua serata, Rivers risponde per le rime, ma ancora KD e Adams vanno a referto per il sorpasso sul 110-109. Dopo il time-out ospite, Jeff Green e Wesley Johnson pescano altri due tiri da tre punti che sembrano orientare la contesa in favore dei californiani, con Rivers che fa segnare il massimo in carriera alla voce punti (32). Gli ultimi due minuti del quarto quarto sono però tutti di Russell Westbrook, che prima segna da distanza siderale, poi si inventa un difficile jumper a centro area, infine attacca a testa bassa favorendo il rimbalzo offensivo (e conseguente canestro) di un attivissimo Steven Adams. Mancano ventisei secondi alla fine e i Thunder sono dunque avanti di due lunghezze (119-117). Nell'ultimo possesso i Clippers passano ancora da Austin Rivers, che però va a sbattere contro il muro difensivo eretto dagli avversari, che controllano il rimbalzo con Westbrook, lestissimo nel chiamare time-out da terra. E' la giocata della partita, perchè sulla rimessa disegnata da Donovan gli ospiti non hanno neanche il tempo di commettere fallo e si condannano così alla terza sconfitta in quattro gare di regular season contro Oklahoma City.
OKC Thunder (53-23). Punti: Durant 31, Westbrook 26, Ibaka 16, Adams 13, Kanter 11. Rimbalzi: Ibaka 9. Assist: Westbrook 11.
L.A. Clippers (47-28). Punti: Crawford e Rivers 32, Green 19, Johnson 14. Rimbalzi: Aldrich 10. Assist: Crawford 7.