“Potrebbe andare peggio. Potrebbe piovere” recita una celeberrima battuta tratta dal film Frankestein Junior, appena prima che scoppi un tragicomico diluvio.

E' probabilmente qualcosa di simile al pensiero che alberga da mesi nelle menti dei tifosi dei Los Angeles Lakers. Sebbene siano nel mezzo della peggiore stagione nella storia della franchigia, col ritiro di Kobe Bryant alle porte, i gialloviola potevano quantomeno contare sulla speranza di un radioso futuro, con la nuova leva capitanata da D'Angelo Russell combinata alla speranza di un eventuale risultato fortunato nella Draft Lottery 2016.
Tutto questo fino a martedì. A poche ore dal match contro gli Utah Jazz (poi perso 123-75, eguagliando il record negativo di 48 punti di scarto stabilito esattamente due anni fa contro i Clippers) infatti, il rookie proveniente da Ohio State ha furbescamente deciso di caricare un video in cui inchioda una confessione dei tradimenti extraconiugali del compagno di squadra Nick Young (sposato dallo scorso anno con Iggy Azalea, celebre cantante e modella australiana) con una ripresa nascosta di una tranquilla chiacchierata in un momento di relax. Il video, ovviamente girato all'insaputa del malcapitato Young, ha fatto il giro della rete in pochissime ore, generando un uragano che ha raggiunto persino la stessa Azalea.
Voci oltreoceano, come quella di Mike Bresnahan del Los Angeles Times, datano la registrazione ad un paio di mesi fa, ipotizzando quindi una vendetta seguita ad una discussione tra i due, rinomati amici. Altra ipotesi, però, da considerare è quella di un hacking del profilo Snapchat di Russell, su cui è comparso il video, in questo caso quindi pubblicato involontariamente.
All'interno dello spogliatoio, ovviamente, la questione ha generato un piccolo terremoto. Fonti vicine ai Lakers parlano di una sorta di “tutti contro uno”, con il roster spaccato, i giocatori schierati al fianco di Young ed un Russell isolato, addirittura seduto da solo al tavolo durante la colazione di squadra di ieri mattina.

Proprio il rookie, bersagliato dalla stampa al termine dell'allenamento di ieri pomeriggio, ha dichiarato di non avere “nulla di cui parlare”, ma sembra che i due protagonisti rilasceranno delle dichiarazioni prima della partita di stanotte contro Miami.
Riguardo l'immaturità di Russell si era già espresso, e non con parole al miele, l'head coach Byron Scott, lo scorso undici febbraio: “D'Angelo vive ancora le cose in maniera molto giocosa. A volte in allenamento scherza troppo e perde la concentrazione. Ma è normale, ha diciannove anni. Lo capisco. Chris Paul aveva ventitré anni quando ha raggiunto la maturità mentale giusta per questa lega”.

La telenovela sembra essere appena iniziata, e grava su quella che è quasi sicuramente la peggior stagione della storia dei Lakers. Lo spogliatoio è spaccato e difficilmente sanabile, e la cosa potrebbe avere pesanti ripercussioni in sede di rinnovamento (l'ennesimo) estivo.