Brooklyn Nets - Charlotte Hornets 100-105

Pronti via è la novità (soltanto in quintetto) di Frank 'the tank' Kaminsky a fare la differenza: otto dei suoi 14 finali arrivano nei primi minuti, che lanciano il mini break con il quale gli ospiti vanno avanti di otto lunghezze. Young e Kilpatrick provano a porre rimedio, con quest'ultimo che inizia a martellare la retina avversaria in uscita dalla panchina: quattordici dei sedici punti dei Nets portano la sua firma, con i quali riesce a mettere un freno al tentativo di fuga avversario. Sono Walker ed ancora Kaminsky, tuttavia, a imprimere un ritmo forsennato ad inizio ripresa, firmando il parziale che vale il più 17 sul (57-40). Nel momento più difficile della gara sono Bogdanovic e Lopez a tenere a galla i padroni di casa, che riescono a rientrare a contatto a cavallo tra gli ultimi due parziali, chiudendo il terzo sotto di tre (67-64). L'abbrivio sembra arridere alla franchigia newyorchese, che però subisce l'ennesima spallata con i canestri di Lamb e Lin (79-70). Due triple di Kilpatrick rimettono in equilibrio la contesa, prima della bomba risolutrice di Batum e dei liberi finali di Kemba Walker e Lin. 

New Orleans Pelicans - Miami Heat 99-113

Tutto facile, invece, per i Miami Heat, che scendono in campo a New Orleans con il favore del pronostico ma, rispetto a quanto fatto qualche giorno fa dai Clippers, lo fanno con maggiore concentrazione e voglia di conquistare una vittoria fondamentale per la corsa al terzo posto ad Est. Tuttavia, l'inizio dei padroni di casa è veemente e sfrontato: Babbitt e Asik confezionano 12 punti nei primi minuti, trascinando i Pelicans sopra di un punto. Il blackout arriva negli ultimi due minuti del quarto, quando dal 20 pari si passa con un 15-1 di parziale firmato da Wade, Whiteside e Dragic al 35-21 finale. 

Gli Heat si limitano nel corso della gara a gestire e controllare il vantaggio, mantenendolo sempre sopra la doppia cifra, incrementandolo fino al più 19 dell'intervallo grazie ai canestri di Stoudemire e del solito Flash. Holiday e Babbitt provano a porre rimedio ad inizio ripresa, ma non riusciranno mai a portare i Pelicans al di sotto della doppia cifra di svantaggio. Whiteside domina il pitturato, Deng, Richardson ed un cinico Dragic soprattutto dalla distanza confezionano il parziale che in avvio di ultimo periodo manda la gara agli archivi.