Nonostante una cattiva serata al tiro della coppia formata da Russell Westbrook (7/18 e 0/7 da tre, ma in compenso 13 rimbalzi e 15 assist) e Kevin Durant (8/19 per 23 punti), gli Oklahoma City Thunder di Billy Donovan la spuntano sugli Houston Rockets, ora sempre più a rischio playoff. James Harden fa segnare il massimo in carriera alla voce assist - ben sedici - ma il suo contributo non basta ai texani, disastrosi nel momento decisivo della partita tra palle perse e difese rivedibili. Gli uomini di Bickerstaff riescono comunque a riportarsi sul - 2 nell'ultimo possesso, ma ancora una volta un pasticcio in coabitazione tra Harden e Howard agevola la difesa dei Thunder, comunque autori di una prestazione tutt'altro che memorabile.

C'è Kevin Durant nella sfida che va in diretta nazionale contro i Rockets alla Chesapeake Energy Arena, nonostante un problema al gomito, mentre dall'altra parte Bickerstaff conferma Motiejunas in quintetto. L'inizio è confusionario per OKC, con Westbrook che attacca senza controllo e Ibaka prima scelta offensiva. Ne approfittano così gli ospiti che, senza far nulla di trascendentale, si ritrovano sul 18-27 grazie ai canestri di Beverley, Ariza e Beasley. Qui Donovan è costretto a chiamare il secondo time-out del primo quarto per svegliare i suoi, e la mossa pare azzeccata perchè i Thunder piazzano un parziale di 14-0 alimentato da Durant. Con i secondi quintetti in campo sono i padroni di casa a trovare un miglior contributo dalla panchina, grazie a Kanter, Waiters e Morrow, con Payne che sostituisce Westbrook in cabina di regia. Un Harden molto tranquillo si limita a fare da facilitatore per i compagni di squadra, smistando assist in serie anche a Dwight Howard, pericoloso in situazione dinamica quanto nullo se deve partire da fermo. Una tripla di Ariza chiude un primo tempo frenetico mandando avanti Houston sul 55-56 all'intervallo lungo.

Le percentuali dal campo calano drasticamente al rientro dagli spogliatoi, quando i Thunder pasticciano clamorosamente in attacco, graziati però dai Rockets, che non approfittano del passaggio a vuoto degli avversari per scappare via nel punteggio. Michael Beasley mette in mostra lampi del suo enorme talento, ma è uno scatenato Dion Waiters a mettere fine alla carestia offensiva dei padroni di casa, coadiuvato anche dal solito Kanter e da Serge Ibaka. Ariza e Beverley convertono solo un paio degli innumerevoli tiri da tre presi dei texani, e lo score è in equilibrio anche all'ultima pausa (77-78). Nel quarto quarto Westbrook e Durant prendono ad attaccare il ferro con maggior precisione, trovando buone linee di penetrazione gentilmente concesse da Howard e compagni, ma si ritrovano sotto 97-99 a tre minuti dalla fine. Qui i Rockets commettono due errori imperdonabili nel giro di sedici secondi: prima Howard si addormenta su una rimessa dal fondo, lasciando ad Adams un comodo appoggio, poi Harden perde palla lanciando Russell Westbrook in campo aperto. Gli ospiti accusano il colpo e lasciano scappar via la partita, con OKC avanti 106-101 a trenta secondi dalla sirena, ma due triple di Terry e dello stesso Harden valgono 109-107 con palla in mano al Barba nell'ultimo possesso. Il numero tredici di Bickerstaff, marcato da Durant, sceglie di alzare un improbabile pallone verso Howard, che non solo non può convertirlo in canestro, ma non riesce nemmeno a controllarlo, trasformandolo in un turnover che manda Westbrook in lunetta per sigillare la quinta vittoria consecutiva della squadra di casa.

OKC Thunder (49-22). Punti: Durant 23, Westbrook 21, Waiters 17, Ibaka 15, Kanter 10. Rimbalzi: Westbrook 13, Kanter 10. Assist: Westbrook 15.

Houston Rockets (35-36). Punti: Harden 24, Howard e Beverley 16, Ariza 13, Motiejunas e Beasley 11. Rimbalzi: Howard 13. Assist: Harden 16.