L'ennesima prestazione monstre di Stephen Curry (34 punti, 6 rimbalzi, 4 assist, 12/20 al tiro e 8/13 da tre) consente ai Golden State Warriors di dare spettacolo alla Oracle Arena e di sbarazzarsi facilmente dei New York Knicks. A Ovest continuano a faticare invece i Memphis Grizzlies dal roster dimezzato, sconfitti in casa dai Minnesota Timberwolves di uno scatenato Zach LaVine.

Memphis Grizzlies - Minnesota Timberwolves 108-114

Dave Jorger deve fare ancora di necessità virtù in questa fase finale di regular season, schierando nuovamente in quintetto gente come Weber e Hollins contro una Minnesota che parte forte grazie a Zach LaVine e Gorgui Dieng (14-17 dopo i primi cinque minuti di gioco). La difesa dei Grizzlies concede ben quarantadue punti nel primo quarto, con Wiggins e Jones a banchettare nella metà campo avversaria. La panchina dei padroni di casa prova a cambiare l'inerzia della gara con la frenesia di Stephenson e Martin, ma a metà del secondo periodo i canestri di Karl-Anthony Towns valgono il 38-54. LaVine e Wiggins continuano a essere inarrestabili per la squadra del Tennessee, che però ha il merito di rifarsi sotto con Hollins, Green e Stephenson all'intervallo lungo (55-64). L'inizio del terzo quarto torna ad essere un incubo per Memphis, che subisce un parziale di 18-7 firmato Rubio e Dieng, con LaVine e Towns ancora protagonisti. Un passaggio a vuoto dei Timberwolves consente a Green, Allen e Barnes di ricucire sul 73-82 a quattro minuti dall'ultima pausa. Minnesota rischia di farsi rimontare a cavallo tra terzo e quarto periodo, ma prima il vincitore della gara delle schiacciate, poi Tyus Jones ristabiliscono le distanze per l'87-99. L'ultimo sussulto dei Grizzlies è di Stephenson e Allen (98-104 a tre minuti e mezzo dal gong), con Barnes e Martin che fanno esplodere il FedEx Forum riportando la squadra di casa sul - 4 (104-108). Ci pensa però Towns a spegnere l'entusiasmo di Memphis, ancora sconfitta e in piena emergenza infortuni.

Memphis Grizzlies (39-29). Punti: Stephenson 24, Green 18, Barnes 14, Hollins, Weber e Martin 12, Allen 10. Rimbalzi: Stephenson 11, Green e Barnes 10. Assist: Stephenson 7.

Minnesota Timberwolves (22-46). Punti: LaVine 28, Towns 18, Wiggins 16, Dieng e Rubio 15, Jones 10. Rimbalzi: Towns 10. Assist: Rubio 11.

Golden State Warriors - New York Knicks 121-85

Kurt Rambis ritrova Kristaps Porzingis alla Oracle Arena e conferma Sasha Vujacic accanto a Calderòn. Dopo un avvio non esaltante, con le due squadre che litigano con i ferri del palazzo, è Stephen Curry a prendere in mano la situazione con tre triple consecutive nello spazio di un minuto che affossano i Knicks, sotto 31-19 alla prima pausa (persino Speights va a segno dall'arco). Il secondo quintetto dei Warriors demolisce i vari Afflalo, Seraphin e Williams, con Livingston, Barbosa e Varejao che allungano sul 44-25. Klay Thompson si iscrive al festival del tiro da tre, Carmelo Anthony prova a scuotere i suoi, ma il ritorno in campo di Curry coincide con un'altra accelerazione di Golden State, avanti in scioltezza 62-46 all'intervallo lungo. La musica non cambia nel terzo quarto, quando ancora Curry, Thompson e Bogut alimentano un parziale di 14-2 che chiude virtualmente la gara, con Draymond Green nel solito ruolo di uomo ovunque per Steve Kerr. Curry arriva a 34 punti segnati alla fine del solo terzo quarto (otto triple totali per l'MVP) e i padroni di casa volano sul 97-64 all'ultima pausa, infliggendo una lezione durissima a una New York in totale balia degli avversari. Nel quarto periodo c'è spazio per i vari Rush, Speights, Varejao, Clark, McAdoo, in un maxi garbage time che vede i titolari dei Warriors riposare in panchina per godersi la vittoria numero sessantuno in regular season.

Golden State Warriors (61-6). Punti: Curry 34, Thompson 19, Speights 13, Bogut 10. Rimbalzi: Green 11. Assist: Green 10.

New York Knicks (28-41). Punti: Anthony 18, Afflalo 15, Galloway 14, Seraphin 12. Rimbalzi: Porzingis 7. Assist: Anthony 6.