Coach Gregg Popovych confidava nella sfida tra i suoi San Antonio Spurs e i Chicago Bulls per mettere a posto qualche meccanismo, in particolare con l'arrivo degli ultimi due volti nuovi nel suo roster, Andre Miller e soprattutto Kevin Martin. È stato in parte così, anche se i texani non hanno potuto dare il giusto spazio alle ultime due pedine aggiunte al proprio scacchiere, visto che gli ospiti, nonostante assenze pesanti come quelle di Brooks, Snell e soprattutto Butler, hanno provato a fare gara alla pari, con coach Hoiberg che si è arreso solo nel finale.
È subito Leonard a provare a prendere in mano gli Spurs sul piano realizzativo, con cinque punti, mentre dall'altra parte si sveglia Gasol con il jump shot della parità a quota 11. Nonostante un Gibson molto attivo sotto canestro, i padroni di casa provano ad allungare con il grande lavoro di un Aldridge sempre più incisivo, mentre dall'altra parte si registra il più che gradito ritorno di Mirotic. Rose dalla lunetta pareggia a quota 27, e così si chiude il primo quarto. La panchina dei Bulls si dimostra pronta per dare chances di vittoria, così Holiday e McDermott realizzano i canestri che però scuotono San Antonio: parziale di 9-0 firmato soprattutto da Ginobili e Leonard, ai quali risponde però Holiday, autore di altri cinque punti in fila. I padroni di casa allungano ancora grazie al lavoro sotto canestro di West e Duncan, e così i Bulls non riescono mai ad andare sotto le cinque lunghezze di scarto, nonostante le bombe di un Moore sempre più in ritmo. L'alley oop della premiata ditta Duncan-Aldridge chiude la prima metà di gara sul +7 Spurs.
L'inizio del terzo quarto è il momento di maggiore spinta per gli Spurs, che grazie a Parker e Aldridge si portano sul +12, ma dopo i primi quattro minuti di pura sofferenza, ecco che arriva la reazione da parte dei Bulls: grande difesa, poi tripla di Moore per il riavvicinamento fino al -4, che costringe Popovych a fermare la partita. E dopo la seconda tripla del quarto dell'ex trevigiano, arriva il 7-0 dei texani, interrotto da cinque punti in fila di Gasol. Il catalano vive una fase finale di terzo quarto da All Star, mentre in casa Spurs si assiste al risveglio di Leonard: nell'ordine arriva una bomba, un viaggio perfetto in lunetta e un grande assit per Mills, che vale il +10 rafforzato dal canestro dell'84-74 a firma Aldridge. I ragazzi di coach Hoiberg si giocano il tutto per tutto in avvio di quarto periodo, con Rose che guida i compagni usciti dalla panchina per provare ad accorciare le distanze in vista degli ultimi minuti. Così, un Holiday molto ispirato e un McDermott preciso dalla lunetta riportano gli ospiti a tre punti di distanza, ma con il ritorno sul parquet dei due quintetti titolari le distanze tornano a farsi più ampie: Parker apre le danze per gli Spurs, Leonard e Aldridge contribuiscono come di consueto, e gli ospiti vengono ricacciati indietro fino al -12. Il tecnico fischiato a Hoiberg segna, di fatto, la fine delle ostilità: ancora Leonard realizza tre liberi e chiude la contesa.