Altra sconfitta in volata per gli Oklahoma City Thunder di Billy Donovan, dopo quella subita all'overtime sabato scorso alla Chesapeake Energy Arena contro i Warriors. Stavolta la rimonta patita dalla squadra di Westbrook e Durant allo Staples Center contro i Los Angeles Clippers è ancor più clamorosa. I Thunder giocano infatti un'ottima pallacanestro per tre quarti, arrivando a condurre anche con uno scarto di 22 punti, prima di affondare clamorosamente nell'ultimo periodo, facendosi rimontare da una Lob City fino a quel momento dominata in tutti i settori del gioco. Nel quarto periodo gli ospiti pasticciano come poche volte in passato, perdendo palloni in serie e andando incredibilmente fuori giri con i suoi uomini migliori, risvegliando i Clippers, che prima si rifanno sotto con la loro panchina, poi sorpassano grazie a un paio di triple dei Wesley Johnson e alle giocate al ferro di DeAndre Jordan, innescato da un puntuale Chris Paul. Con questo risultato i Clips si avvicinano al terzo posto del ranking della Western Conference, occupato al momento proprio da OKC.

Per la sfida contro i Thunder Doc Rivers rimpiazza Mbah a Moute con l'ex di turno Jeff Green e recupera il figlio Austin per la panchina. Tutto confermato invece per Billy Donovan, che vede i suoi giocare un primo quarto al limite della perfezione, soprattutto nella metà campo offensiva. Kevin Durant parte forte sui due lati del campo, cancellando più volte Green nella propria area e andando a segno con facilità nell'altra. Il resto lo fa Russell Westbrook, inarrestabile per la difesa degli ospiti, che hanno nel solo J.J. Redick un realizzatore affidabile dopo la palla a due. Anche Waiters e Singler vanno a segno da tre dalla panchina, e i Thunder si ritrovano così avanti sul 18-32 a tre minuti dalla fine del primo quarto. Paul non riesce a trovare ritmo, e a rimbalzo il solo Jordan non basta ai suoi per contenere i vari Ibaka, Adams e Kanter. Donovan passa ben presto al quintetto piccolo, schierando più tiratori contemporaneamente (dentro anche Foye) e aggiustando le rotazioni in modo che uno tra Durant e Westbrook sia sempre in campo. Intanto neanche la second unit di Rivers riesce ad arginare gli ospiti, che si portano sul + 21 a metà del secondo periodo (28-49), nonostante le percentuali calino. Sono infatti i rimbalzi offensivi a dare possessi extra a Oklahoma City, che si ritrova in totale controllo della gara anche all'intervallo lungo, chiuso sul 38-59. Lo Staples di marca Lob City mostra di non apprezzare la prestazione dei Clips, che rientrano negli spogliatoi con pessime percentuali dal campo e con un Paul completamente fuori partita.

Proprio CP3 prova a scuotere i suoi in apertura di terzo periodo, ma il duo Westbrook-Durant sembra inarrestabile per la difesa dei padroni di casa, sotto 60-76 e in balia di palle perse in successione. Quando Durant, dopo un paio di canestri di Enes Kanter, chiude il parziale a quota 25 punti personali (68-85 all'ultima pausa), in pochi possono immaginare quello che accadrà di lì a poco. La panchina dei Clippers fa ritrovare colore a Doc Rivers ricucendo lo strappo grazie all'energia di Cole Aldrich e del figlio Austin, con Crawford che prova a calarsi ancora una volta nei panni dell'eroe. Nonostante i pasticci in attacco, OKC è ancora avanti 79-93 a sette minuti dalla sirena. Qui gli ospiti accusano però un black-out totale sui due lati del campo, costringendo Donovan a finire la riserva di time-out per la disperazione. Westbrook perde improvvisamente il filo del discorso, Durant va fuori giri, e in difesa i Thunder si fanno infilare due volte da Wesley Johnson dall'arco, subendo punti in sequenza anche sul pick and roll tra Paul e Jordan, che vale addirittura il sorpasso sul 98-97 a un minuto dalla fine. Gli ospiti, in rottura prolungata, non riescono più a venire a capo di un quarto da incubo (35-13 il parziale) ed escono così battuti dallo Staples Center, con Crawford che dà loro il colpo di grazia e Redick che chiude la questione ai liberi. Sconfitta pesantissima per il morale della truppa di Donovan, non al primo clamoroso passaggio a vuoto della sua storia recente e stasera attesi alla Oracle Arena contro Golden State, mentre i Clips festeggiano per una vittoria insperata e concessa gentilmente loro dagli avversari.

L.A. Clippers (40-20). Punti: Paul 21, Jordan 20, Redick 16, Crawford 12, Johnson 11. Rimbalzi: Jordan 18. Assist: Paul 13. 

OKC Thunder (42-19). Punti: Durant 30, Westbrook 24, Ibaka 11. Rimbalzi: Durant e Ibaka 12. Assist: Westbrook 12.