WASHINGTON WIZARDS - PHILADELPHIA 76ERS 116-108

A giocare col fuoco troppo da vicino si rischia la scottatura, e Washington stanotte ci è andata molto vicino, ma alla fine ha prevalso sui Philadelphia 76ers, giunti alla nona sconfitta consecutiva (52esima totale). Una gara dominata dai parzialoni già dall'inizio: la franchigia della Pennsylvania chiude sotto sia il primo che il secondo quarto, riuscendo a rimanere comunque a contatto (a riposo sul -12) e rientrando dagli spogliatoi infilando un clamoroso parziale di 26-6 che vale il massimo vantaggio (+8) sul 74-66. Washington non ci sta e comincia a macinare punti su punti, e nel quarto quarto la squadra esplode: contro-parziale di 16-0 che sembra ammazzare definitivamente il match.

Ci pensa Smith a provare a tenere quantomeno a galla Philadelphia, che rimane sotto di 3 punti sul 110-107 con palla in mano a Wall, che prima però si inventa l'assist per Markieff Morris (prima in quintetto per lui da 16 e 13 rimbalzi), poi si mette in proprio e col fadeaway dalla media archivia la pratica lasciando una manciata di secondi e 7 punti di vantaggio. Il play ex Kentucky realizza 16 dei suoi 37 punti nell'ultimo parziale, lo stesso fa Gortat (13 dei suoi 18, con anche 20 rimbalzi). Per Washington si salvano i 25 di Smith.

LOS ANGELES CLIPPERS - BROOKLYN NETS 105-95

Nella festa losangelina sponda Clippers, culminata nell'intervallo con la presentazione della zona mascotte e la schiacciata dopo il salto sul tappeto elastico del proprietario della franchigia di LA Steve Ballmer, allo Staples Center si è disputata la gara tra i padroni di casa in bianco-rosso-azzurro e i Brooklyn Nets con tanto di Jay-Z al seguito. La sfida si mostra subito equilibrata nei primi due parziali, tanti cambi di vantaggio e anche diversi pareggi, con gli ospiti che riescono bene a rimanere. Nel terzo quarto poi le carte in tavola cambiano: da -6 a +6 per i Nets con un parziale di 16-4 che ribalta il punteggio.

I Clippers si svegliano sullo svantaggio e decidono di mandare in archivio la pratica nel quarto quarto, che iniziano avanti di due dopo un canestro sulla sirena di un Jamal Crawford da 26 punti: il buzzer vale l'81-79 che spezza la parità. Nell'ultimo parziale è Chris Paul a prendersi la scena, in una partita da 23 punti e 12 assist sono le sue illuminanti giocate a chiudere la gara e sentenziare i Nets, che incappano in un'altra sconfitta contro dei Clippers che attendono sempre il ritorno di Griffin, ma intanto si dimostrano una solida squadra.