Nei giorni scorsi le voci che vedevano i San Antonio Spurs alla caccia di rinforzi entro la deadline per aggiungere gli ultimi dettagli si erano infittite, e il nome principale al centro dell'attenzione era quello di Andrea Bargnani. Opzione che sembra essersi allontanata decisamente, vista l'abbondanza di uomini nel reparto lunghi. Punti nelle mani ce ne sono, e non ne servono altri. Sembra invece che coach Pop abbia identificato il reparto dei piccoli come quello più bisognoso di rinforzi. Come dargli torto: McCallum non può essere un fattore nei playoff e uno specialista che possa dare il cambio a Green o Ginobili (e allo stesso Leonard, essendo Anderson ancora un po' acerbo) serve come il pane.

Per supplire alle mancanze del primo gli Spurs acquisiranno il venerabile maestro Andre Miller, playmaker da 17 anni nella lega, classe 1976 (coetaneo di Duncan), desideroso di mettersi un anello al dito dopo una carriera passata in franchigie non proprio con ambizioni di titolo. Non è ovviamente questione di numeri e statistiche per l'ex Minnesota Timberwolves, il cui apporto va oltre le mere cifre: è chiaro che a San Antonio l'età è solo un numero negli ultimi anni, e anche solo 10 minuti a partita del professore in campo sarebbero garanzia di ordine e buoni fondamentali, magari anche con qualche zingarata delle sue...

Sempre da Minnesota potrebbe arrivare l'altro rinforzo per coach Pop. Un giocatore totalmente diverso come Kevin Martin, realizzatore puro di buona affidabilità e continuità. Oltre 17 punti a partita di media in carriera, 10 circa in stagione in 20 minuti di utilizzo e ottime percentuali da dietro l'arco, quasi al 40%. Il tiro da tre non è un fondamentale che a San Antonio scarseggia, ma avere in rosa uno specialista del genere potrebbe essere un'arma in più, visto che Danny Green non sta vivendo una stagione felicissima sotto quell'aspetto: tornato sotto il 40% dopo oltre 4 anni, anche per l'alto minutaggio a cui è chiamato.

L'ex Cleveland tornerà senza dubbio utilissimo nei playoff, quando le sue doti difensive saranno quasi necessarie, ma la lucidità che gli manca potrebbe essere trovata nell'uomo dal tiro bizzarro, in procinto di essere rilasciato dai TWolves, mentre per Miller è praticamente cosa fatta. Coach Pop punta sull'esperienza dei veterani. D'altro canto, chi meglio per accompagnare Ginobili e Duncan fino alla fine del ballo?