PHOENIX SUNS - BROOKLYN NETS 106-116

Uno spettacolo non degno della NBA quello andato in scena nella notte allo US Airways Center di Phoenix, Arizona. A far visita ai Suns sono arrivati infatti i Brooklyn Nets, che sono anche riusciti a strappare una vittoria per 116-106, riuscendo a piazzare l'allungo decisivo già nel secondo quarto dopo che erano stati i Suns a cominciare meglio la partita grazie a un ottimo impatto di Ronnie Price. Nel secondo tempo Brooklyn ha avuto la meglio riuscendo a gestire ma dovendo guardarsi le spalle dai tentativi di rimonta.

Alla fine comunque i Nets hanno avuto la meglio grazie soprattutto ai 24 di Bogdan Bogdanovic, che dopo la cessione di Joe Johnson vedrà il suo minutaggio vistosamente aumentato. Pesanti anche i 18 di Young e i 16 di Brown uscendo dalla panchina. Per la franchigia di Earl Watson non basta un Teletovic in formissima da 30 punti, le troppe chances sprecate condannano i Suns nonostante i ben 21 rimbalzi offensivi. Pesa la pessima percentuale ai liberi.

UTAH JAZZ - SAN ANTONIO SPURS 78-96

Dopo aver zoppicato parzialmente nel primo quarto, i San Antonio Spurs mettono il turbo e battono gli Utah Jazz guidati da un enorme Kawhi Leonard. I texani iniziano in sordina, facendo fatica a contenere l'ottimo attacco di coach Snyder, ma nel secondo quarto alzano l'intensità difensiva e grazie al proprio numero due continuano a trovare punti a raffica, fino a prendere il largo nell'ultimo quarto con 31 punti segnati. Utah invece registra la peggior prestazione offensiva in un quarto con soli 12 punti contro la miglior difesa NBA.

Il miglior marcatore di serata è, come detto, un enorme Kawhi Leonard, che chiude a quota 29 con uno spaventoso 10/15 dal campo. Buona prova anche per Parker e Duncan, quest'ultimo va in doppia doppia e domina a rimbalzo con Aldridge. Per Utah ci sono i 25 di Favors e molto poco altro: pesa tantissimo nella gara il pessimo 3/17 dalla lunga distanza per una squadra che (con Mack peraltro in quintetto) punta ai playoffs.