Vittoria di voglia e speranza quella ottenuta dai Milwaukee Bucks di Jason Kidd e di uno scatenato Jabari Parker sul campo ostico degli Atlanta Hawks. I giovani terribili si scuotono alla ripresa delle ostilità post All Star Game e approfittano delle scarse percentuali dal campo degli Hawks e dell'infortunio occorso a Jeff Teague per cogliere un importante successo in ottica rimonta playoff: Parker ed i suoi adesso distano sei gare da Chicago e Charlotte, ma nulla è precluso. Troppo accentuato il calo atletico e mentale accusato dai padroni di casa nel secondo overtime, dopo che Schroder e compagni avevano recuperato nell'ultimo quarto un gap di circa dieci punti: Milwaukee si riscatta subito dopo la sconfitta beffarda della notte scorsa contro gli Hornets.
Ospiti che conducono fin dalle prime battute, trovando in Parker ed Antetokounmpo le due principali bocche da fuoco. Rispondono dalla parte opposta Millsap (6) e Korver, che provano a contenere l'ottimo inizio dei Bucks (11-20). Atlanta pesca bene dalla panchina, con Schroder e Sefolosha che entrano bene in partita: il tedesco ne infila subito cinque che permettono agli Hawks di tornare a contatto a fine primo quarto chiudendolo sotto solo di 2. I liberi di Hardaway ad inizio secondo periodo danno ai padroni di casa il primo vantaggio (38-35), ma gli Hawks faticano a trovare ritmo e tiri puliti in attacco. L'infortunio di Teague alla mano penalizza oltremodo i ragazzi di Budenholzer, anche se Schroder non fa rimpiangere l'assenza del play titolare. Antetokounmpo riprende a martellare la difesa di casa, mentre Middleton (stranamente spento ed impreciso), lanciano l'abbrivio ospite: il più 7 viene dimezzato soltanto dalla tripla di Millsap del 54-50 di fine frazione.
Cinque di Millsap (20 personali) inaugurano il secondo tempo, anche se ben presto la vena realizzativa degli Hawks andrà scemando e non poco. Monroe mette a soqquadro l'area difensiva di Atlanta, che non riesce a trovare le contromisure all'ex centro dei Pistons, partito inizialmente dalla panchina (24+12). Milwaukee scappa via nel punteggio, toccando anche il più 10. Ad Horford e Schroder il compito nell'ultimo periodo di chiudere il parziale: le zingarate del tedesco e tre assist smazzati per i compagni permettono a Korver e compagni di tornare a contatto nel punteggio ed entrare negli ultimi tre minuti avanti addirittura di 1 punto (83-82). Cinque di Monroe e Parker ribaltano il match, prima del pareggio di Schroder a cinque secondi dal termine dei regolamentari.
Il primo prolungamento sembra sorridere ai padroni di casa, che sfruttano i canestri della coppia più ispirata di serata per andare sul +3 (103-100 con Horford su assist di Schroder). Milwaukee risponde con Parker e Carter-Williams, prima del pareggio ancora ad opera del centro di Atlanta. Nel secondo overtime esce, alla lunga, la maggiore freschezza atletica degli ospiti, mentre gli Hawks crollano alla distanza: sei di fila di Carter-Williams mettono l'ipoteca al match, chiuso definitivamente dal jumper di Parker, che sigilla nel modo migliore il suo career-high in NBA.