Una grande prova di squadra consente ai Golden State Warriors di Steve Kerr di riscattare la sconfitta della sera precedente contro Portland e di aggiudicarsi il terzo confronto stagionale contro i rivali dei Los Angeles Clippers. Ospiti avanti per tutta la partita grazie a due prestazioni d'autore di Klay Thompson (32 punti) e Draymond Green (per una volta è Curry a lasciare il proscenio), ma in grado di rimettere in gara gli avversari nel garbage time, subendo un parziale di 13-0 che permette a Wilcox di avere la chance di forzare un incredibile overtime. Al netto dello sbandamento finale, per i campioni in carica si tratta di una vittoria convincente, ottenuta senza Bogut e contro una Lob City in un gran momento di forma, con uno scatenato Jamal Crawford e un dominante DeAndre Jordan. Apprensione per i Clips, che hanno visto Chris Paul andare k.o. per un problema al quadricipite sinistro a quattro minuti dalla sirena.
Non c'è Andrew Bogut nel quintetto che Steve Kerr presenta allo Staples Center. In assenza anche di Ezeli, i Warriors propongono un starting five davvero piccolo, con Draymond Green da centro nominale e Brandon Rush in ala piccola (ad alternarsi con Barnes). Dall'altra parte L.A. risponde con il solito schieramento senza Griffin, che prevede Mbah a Moutè e Pierce dall'inizio. L'avvio è tutto di Klay Thompson che, con Curry e Barnes, confeziona la prima fuga della gara. Ai Clips non basta un Chris Paul particolarmente aggressivo, anche perchè è difensivamente che i padroni di casa soffrono. Negato con buona efficacia agli avversari il tiro da tre punti, gli uomini di Rivers subiscono valanghe di canestri al ferro, con layup e schiacciate, grazie a un Green da tripla doppia (18 punti, 11 rimbalzi e 10 assist). Il primo quarto si chiude sul 20-33, con Curry costretto a uscire ben presto per problemi di falli, sostituito alla grande dal solito Livingston. Per i Clippers entra però in partita Jamal Crawford, che si incarica di sfidare pressochè da solo la difesa dei campioni, trovando triple e giochi da quattro punti. Intanto la gara si sporca con falli da una parte e dall'altra (tecnici a Green e a Paul), mentre l'altro Green, Jeff, fa il suo esordio allo Staples senza incidere più di tanto. Anzi, sono proprio un paio di palloni persi dall'ex Memphis, ad alimentare il contropiede di Golden State, abilissima nel convertire in punti con pochi passaggi. Il primo tempo si chiude così sul 53-63, saldo positivo per i padroni di casa, che non hanno dovuto affrontare la furia di Curry.
Il copione rimane il medesimo anche dopo l'intervallo lungo, quando è ancora Klay Thompson, coadiuvato da un Harrison Barnes chirurgico, ad allungare per gli ospiti, costringendo Rivers al time-out (55-70). In una partita in cui non ci sono lunghi veri e propri Jordan sembra un novello Gulliver, catturando rimbalzi a destra e manca e volando al ferro come d'abitudine (sua anche una stoppata dubbia su Curry che esalta lo Staples). Ma ogni volta che Lob City prova a rifarsi sotto (anche dietro di cinque lunghezze), Golden State risponde con i canestri di Thompson e Green, mentre la seconda tripla di serata di Curry apre un parziale che chiude il terzo quarto sul punteggio di 84-93. Barnes si prende la scena all'alba del periodo conclusivo, mentre Pierce va a sbattere contro un ottimo Iguodala. Klay Thompson scollina oltre quota 30 punti e la gara sembra in ghiaccio sul 92-110, anche perchè poco più tardi il tabellone segna 99-115 dopo una tripla di Steph e una schiacciata da highlights a rimbalzo offensivo di Iggy. Qui i due allenatori svuotano le loro panchine per gli ultimi tre minuti di garbage time, che rischia però di diventare un incubo per Kerr, che vede i suoi farsi rimontare da Wilcox e Prigioni, per il 112-115 a cinque secondi dalla sirena. Il coach dei Warriors rimette dentro i suoi titolari per la rimessa che dovrebbe chiudere i conti, ma Barnes pasticcia perdendo palla e dando la possibilità a Wilcox di forzare l'overtime con una tripla da nove metri. Il pallone non arriva al ferro e i Warriors possono tirare un sospiro di sollievo, trovando così la quarantanovesima vittoria della loro fantastica regular season.
L.A. Clippers (36-19). Punti: Crawford 25, Paul 24, Jordan e Redick 16. Rimbalzi: Jordan 21. Assist: Paul 6.
Golden State Warriors (49-5). Punti: Thompson 32, Curry 23, Barnes e Green 18. Rimbalzi: Green 11. Assist: Green 10, Curry 9.