Phoenix Suns - Houston Rockets 100-116

Vittoria mai in discussione per gli Houston Rockets del solito James Harden da 27 punti in quel di Phoenix. Nel deserto dell'Arizona il solo Teletovic, come spesso accade nell'ultimo periodo, alza bandiera bianca per ultimo. Partita equilibrata soltanto nei primi 12' di gioco, quando proprio l'ex Brooklyn Nets, entrando dalla panchina, ribalta l'iniziale vantaggio ospite con otto punti di fila che sanciscono il +5 Suns. Phoenix tiene il vantaggio fino a metà secondo quarto (36-33), prima di crollare sotto i colpi di Ariza, Howard e del 'barba': in 5 minuti il parziale recita 23-5, per il 56-41 che lancia verso il successo i ragazzi di Bickerstaff. Nella ripresa Houston gestisce il vantaggio incrementandolo grazie alle triple di Beverley ed Ariza oltre i venti punti. Buoi definitivamente scappati dalla stalla e gara in archivio: gli ultimi venti di gioco sono accademia e garbage time. 

Portland Trail Blazers - Golden State Warriors 105-137

Come si fermano i Golden State Warriors? Semplice. Tirando 9/12 da tre e piazzando contro una delle migliori difese della Lega il proprio career-high: la personalissima nottata di Damian Lillard, che forse si toglie così qualche sassolino dalle scarpe per la mancata convocazione all'All Star Game, parla di un clamoroso bottino di 51 punti, impreziosito dall'80% al tiro da oltre l'arco dei tre punti. Nel primo e nel terzo periodo, quelli decisivi ai fini della vittoria mai in discussione per i padroni di casa, lo show dello zero di Portland che confeziona quasi da solo con una pioggia di conclusioni da oltre l'arco il parziale decisivo (57% per i Blazers da oltre l'arco). Golden State risponde soltanto nel secondo periodo, quando Curry riporta i suoi sotto di quattro sul 64-60, minimo svantaggio da inizio gara. Non bastano i 31 con 7/13 da tre di Steph per porre rimedio alla quinta sconfitta stagionale, la più fragorosa per proporzioni. Draymond Green sfiora l'ennesima tripla doppia, mentre Thompson chiude a quota 23. Oltre a Lillard, per i padroni di casa ottime prestazioni anche da McCollum (21 con il 75% da tre) e Harkless (11+8 dalla panchina). 

Sacramento Kings - Denver Nuggets 116-110

Si ferma sul -5 a pochi minuti dal termine la rimonta dei Denver Nuggets di Danilo Gallinari sul campo dei Sacramento Kings di uno scatenato DeMarcus Cousins. Trentasette punti e venti rimbalzi del big-man di Sacramento permette ai ragazzi di Karl di conquistare il ventitreesimo successo stagionale sfruttando un'ottima partenza nel primo tempo, quando il solo Gallinari provava per gli ospiti ad opporre resistenza: 12 dell'azzurro nel 31-24 del primo quarto, che vede Cousins dominare nel pitturato. Il vantaggio dei padroni di casa cresce a dismisura grazie alle triple di Rudy Gay, che mette fine ad un mini ritorno di Denver, ed ai canestri di Cousins e Collison (55-42). Il solito Galliari ed un positivo Lauvergne dalla panchina (che prende il posto di Jokic infortunato dopo 3') contengono il passivo. Nella ripresa il canovaccio non cambia, con Sacramento che non riesce a scappare e Denver che non riesce a forzare la mano per rientrare in partita: Faried e Gallinari siglano il -7, prima dei canestri di Rondo e Gay che li rispediscono sotto di 14. Lauvergne e Barton profondono l'ultimo sforzo nei primi minuti di ultimo periodo, trascinando i Nuggets fino al 105-100, ma Cousins chiude definitivamente i giochi.