Archiviato il week-end dell'All-Star Game e superata la deadline per effettuare operazioni di mercato, la regular season Nba si è ripresentata nella notte italiana proponendo la sfida della Quicken Loans Arena tra Cleveland Cavaliers e Chicago Bulls. Gara senza storia quella dell'Ohio, con i padroni di casa a dominare in lungo e in largo contro dei tori falcidiati dagli infortuni e con il solo Derrick Rose (28 punti) produttivo in attacco. Solita prestazione a tutto campo per LeBron James, che sfiora la tripla doppia (25 punti, 9 rimbalzi e altrettanti assist) e netta supremazia - in particolar modo nel primo tempo - dei Cavs a rimbalzo, che ottengono buone risposte da Kevin Love e Tristan Thompson.

Nessuna novità nel quintetto di partenza di Tyronn Lue, mentre Fred Hoiberg deve fare ancora a meno di Nikola Mirotic e Jimmy Butler, rimpiazzati da Gibson e Moore, con Dunleavy in ala piccola. L'inizio di partita è lo specchio fedele delle difficoltà offensive di Chicago, costretta a cavalcare Rose (peraltro apparso in buone condizioni) in assenza di altre soluzioni credibili. Gasol è in serata storta, Gibson è sopraffatto dallo strapotere fisico di Thompson, mentre un LeBron a due cilindri fa girare l'attacco di Cleveland. La posizione di Love sul perimetro apre la difesa degli ospiti, che vanno sotto a rimbalzo difensivo anche contro Mozgov e subiscono triple da Shumpert e Smith. Irving sbaglia qualche tiro di troppo ma i Cavs non ne risentono, portandosi sul 43-26 a metà del secondo quarto, quando i Bulls pagano la loro scarsa incisività offensiva. Anche l'apporto dalla panchina di Hoiberg è pressochè nullo, con Brooks, Snell e McDermott a sparare a salve. Il solo rookie Bobby Portis si batte con orgoglio e, grazie a un paio di giocate da fuoriclasse di Rose e a cinque punti di Dunleavy, riporta Chicago sul meno sei (48-42) quando suona la sirena dell'intervallo lungo.

Dagli spogliatoi i padroni di casa escono con buona aggressività, trovando canestri dall'arco con Love e Smith. James comincia a salire di colpi dal punto di vista dell'intensità e una sua schiacciata volante in contropiede sull'ennesima palla parsa degli avversari manda in delirio la Quicken Loans Arena per il 65-48 di inizio terzo quarto. La risposta dei Bulls sta tutta in qualche cenno di vita di Pau Gasol, anche perchè nel frattempo Derrick Rose torna a sedersi anzitempo in panchina. Senza il loro numero uno, gli ospiti affondano lentamente quanto inesorabilmente, condannandosi a subire anche i canestri delle riserve di Lue, che trova punti proprio da Jefferson, Shumpert e Mozgov. Irving e James gestiscono senza alcun problema un vago tentativo di rimonta di Chicago, firmato McDermott e Rose, inducendo Hoiberg a riconoscere la sconfitta sul 100-85 a quasi quattro minuti dalla fine. Gli ultimi possessi servono solo a svuotare le rispettive panchine e a far riflettere i Bulls, ora alle prese con un record che ne mette a rischio la partecipazione ai playoffs.

Cleveland Cavaliers (39-14). Punti: James 25, Irving 19, Thompson 16, Love 15, Mozgov 11. Rimbalzi: Love 15, Thompson 10. Assist: James 9.

Chicago Bulls (27-26). Punti: Rose 28, Gasol 14, Portis 13. Rimbalzi: Portis 10. Assist: Gasol 4.