Memphis Grizzlies - Orlando Magic 108-102

Sono cinque punti di Mike Conley, nel supplementare, a far pendere l'ago della bilancia, equilibratissimo fino a quel punto, dalla parte dei Memphis Grizzlies, che superano gli Orlando Magic confermando un buon periodo, che invece non sorride affatto alla squadra di Skiles. Partita molto equilibrata, con pochissimi strappi. Gli ospiti vanno avanti nel punteggio, fino al più otto a metà seconda frazione, grazie ad Harris e Fournier, che esce dalla panchina realizzando 16 punti. Memphis si affida nel momento del bisogno a Zach Randolph e, soprattutto, ad un Jeff Green spaziale (30 uscendo dalla panchina). E' l'ex Celtics, anche nella ripresa, a tenere a galla i padroni di casa, rispondendo alle iniziative di Vucevic, Payton e Gordon. Memphis, nel finale di ultimo periodo, prova a scappare con Marc Gasol, che sonnecchia per gran parte del match, prima di piazzare sei dei suoi 17 nella pancia del quarto parziale.

Payton ed Harris ribaltano il match portando Orlando ad un passo dalla vittoria (100-96), ma è ancora Green, in 14" a firmare i quattro punti del pareggio, sfruttando una banale persa di Elfrid. L'epilogo sorride ai padroni di casa, con gli ospiti che invece realizzano in 5' soltanto due punti. 

New Orleans Pelicans - Houston Rockets 111-112

Si fema sull'errore da tre punti di Holiday la speranza dei New Orleans Pelicans di rimontare gli Houston Rockets. La squadra di casa viene penalizzata a metà gara dall'infortunio occorso ad Anthony Davis, che lascia il campo senza tornare sul parquet. Tuttavia, dopo un breve periodo di sbandamento nel terzo quarto, dove i texani volano anche sul +11 un paio di volte: Harden, Ariza e Beverley infilano ripetutamente dalla distanza la retina dei Pelicans, che rispondono però pan per focaccia nella seconda metà di terza frazione, con un Holiday ispiratissimo (20) Cole e Douglas. L'ultimo quarto non è esaltante, con le squadre che segnano 2 punti in 5 minuti: il peccato dei Pelicans è quello di non sfruttare la miriade di errori degli ospiti, che restano a secco fino al canestro del -1 di Smith (95-96 quando il terzo periodo si era chiuso 92-93: bene, non benissimo). Harden risponde con cinque punti di fila a Cunningham e Holiday, ma è Beverley, da tre, a riportare la contesa in parità, prima del jumper del 'barba' che chiude il match. 

Denver Nuggets - Atlanta Hawks 105-119

Primo tempo equilibrato tra le montagne del Colorado, con Harris e Gallinari (10 e 6) che rispondono ai canestri degli ospiti che distribuiscono equamente sul tabellino le marcature (24-22). Millsap inizia a martellare la difesa di casa, che non trova contromisure al duttile lungo degli Hawks. Stesso dicasi sia per Schroder, che entra molto bene dalla panchina, e per Horford, che svaria molto sul fronte d'attacco, alternando iniziative al ferro e conclusioni dalla lunga: l'allungo è servito ed Atlanta si porta prima sul 38-30, poi sul 52-39 con Millsap. A Barton (13) e Gallinari, sono affidate le risposte dei Nuggets, che però non riescono a restare a contatto, chiudendo sotto di 16 all'intervallo (66-50). Atlanta gioca la riprsa sul velluto, con tranquillità e serenità, rispondendo quasi sempre ai tentativi di rimonta di Denver: dopo aver toccato anche il +22 è Mudiay a provare l'ultimo arrembaggio con Harris e Gallinari, ma lo svantaggio non scenderà mai sotto la doppia cifra.