E' bastato un secondo quarto perfetto ai Toronto Raptors per abbattere la resistenza dei Los Angeles Clippers, che sempre privi di Blake Griffin non hanno potuto arrestare l'impeto dei padroni di casa canadesi, lanciati verso l'ottavo successo consecutivo. Vittoria fondamentale per i Raptors, che con questo successo si portano a quota 29 affermazioni stagionali, a soli due passi dalla vetta della Eastern Conference dei Cleveland Cavaliers. Dall'altra parte, giornata storta per i Clippers di Doc Rivers, che oltre a stentare dall'arco soffrono tremendamente nel pitturato e a rimbalzo, dove il solo DeAndre Jordan non è riuscito ad arginare Valanciunas, Biyombo e soci. Tuttavia, il quarto posto nella propria Conference è sempre al sicuro. 

Eppure erano stati proprio gli ospiti a partire meglio, innestando le marce alte dopo il buon inizio, seppur equilibrato, di DeRozan (6) e Redick (5). Il break arrivava sul 13 pari, quando i Clippers reiscuvano a chiudere le maglie in difesa e correre in transizione offensiva, arma principale della squadra di Rivers: Redick col gioco da quattro punti, poi Paul e Johnson confezionavano il 19-6 di parziale per il più 13. Era uno splendido DeRozan (13 dei 18 finali nel primo quarto) a lanciare la rimonta dei canadesi, coronata a fine primo periodo da Joseph e Biyombo. Intensità difensiva e ritmo ritrovato le prerogative messe in campo dalla second unit di Toronto, che impattava e metteva la freccia del sorpasso nei primi minuti di secondo quarto: Patterson e la tripla di Ross avvicinavano i canadesi, che con i quattro di uno scatenato Biyombo, sorpassavano gli avversari (38-35) prima dell'allungo decisivo. L'abbrivio sorrideva agli uomini di Casey, che iniziavano a prendere fiducia e ritmo, bombardando anche dall'arco dei tre punti: ne arrivavano quattro nel giro di due minuti con la firma di Ross, Patterson (2) e Lowry, per il definitivo allungo sul 54-40. I Clippers si sono affidati, nel momento di maggiore difficoltà, alle iniziative individuali per restare a galla nel punteggio, ma Paul e Jordan non hanno potuto nulla al cospetto del gioco corale dei padroni di casa. L'impeto della sfuriata scemava nei minuti finali, con Mbah a Moute che chiudeva con quattro punti il quarto, riportando sotto di tredici gli ospiti all'intervallo (49-62). 

La ripresa si apriva con il gancio mancino di Valanciunas che sembrava confermare il trend del primo tempo. Tuttavia, l'ultimo tentativo di rimonta degli ospiti arrivava proprio nei primi minuti di terzo quarto, quando il 14-2 di parziale firmato quasi per intero da Paul e, marginalmente, da Jordan, Redick e Pierce, riportava sotto di quattro lunghezze i Clippers. Otto di fila di Kyle Lowry riportavano però il vantaggio nei dintorni della doppia cifra, prima che Joseph e DeRozan, da tre, chiudevano il parziale sull'83-71 all'ultima sirena, sottolineando ancora una volta alcune lacune della retroguardia losangelina. La zampata finale spettava sempre al play di casa, che con la tripla ed il gioco da tre punti nel primo minuto di ultima frazione, rispediva al mittente gli ultimi tentativi di rimonta di Los Angeles. Valanciunas e Ross, ancora da tre (5/7 nella sua gara), portavano i Raptors sul più venti, aprendo le danze al garbage time finale. 

Clippers che dopo la sconfitta di Cleveland e la vittoria al Madison, sarà adesso impegnata nel back to back domani e dopodomani in casa di Pacers e Hawks, prima di rientrare ad Ovest per il derby. Per Toronto, invece, due partite sulla carta agevoli contro Washington e Nwe York, che potrebbero avvicinare gli uomini di Casey alla vetta della Eastern Conference.