La settimana nera di Cleveland continua: dopo la clamorosa batosta interna subita da Golden State, anche i Chicago Bulls riescono ad espugnare la Quicken Loans Arena e rovinare l'esordio in panchina da capo allenatore di Tyronn Lue, che da venerdì è il nuovo head coach, dopo l'esonero di David Blatt. Sognava probabilmente un esordio migliore di un 96-83 subito in casa dalla franchigia dell'Illinois, l'ex playmaker, che ha poi spiegato la sconfitta nel dopo-gara sottolineando la condizione fisica non perfetta.
LA GARA - Già dalle primissime battute, si intuisce che in casa Cavs ci sia decisamente qualcosa che non va. Il parziale del primo quarto recita qualcosa come 21-14 in favore dei ragazzi di Fred Hoiberg: un imbarazzante 6/28 dal campo fa subito storcere diversi nasi, mentre i Bulls lavorano efficacemente e riescono a costruire un primo vantaggio, che non dura moltissimo visto che nel secondo parziale Cleveland comincia a trovare più frequentemente la via del canestro e ricuce lo svantaggio. E' Jimmy Butler che, come spesso gli capita, si carica la squadra sulle spalle e la trascina di forza fino al nuovo vantaggio. All'intervallo lungo è 39-44. Dopo essersi nuovamente scossi a inizio terzo quarto, riuscendo a rimanere dentro la partita nonostante un disastroso 2/9 in lunetta all'interno della frazione, i Cavs affondano sotto i colpi di un Pau Gasol che sale in cattedra e scava 17 punti di vantaggio (55-72). Cleveland è al tappeto, LeBron prova a suonare la carica nel quarto quarto (16 punti), ma è da solo sull'isola e non riesce ad accorciare oltre gli 8 punti di svantaggio. I Bulls gestiscono e la portano a casa.
I NUMERI - Impietose le percentuali al tiro dei padroni di casa. Se il 4/24 da tre può essere parzialmente giustificabile, lo sono decisamente meno il 37,2% dal campo e soprattutto il clamoroso 9/22 dalla lunetta. Paradossalmente, in una delle peggiori partite della stagione, James è andato a un solo assist dalla tripla doppia. Da segnalare anche i 18 di Smith. Malissimo la panchina. Ottimo invece impatto entrando a gara in corso di Nikola Mirotic, anche se il migliore in campo resta Pau Gasol: big night da 25 punti e 10 rimbalzi con uno spaventoso plus-minus da +22. Tira invece malissimo Rose.
Per la seconda volta in stagione, Cleveland si arrende di fronte a Chicago. Ora l'obiettivo è fermare l'emorragia limitando a due la striscia di sconfitte consecutive. Il calendario aiuta: lunedì in Ohio arrivano i Timberwolves. I Bulls invece, alla disperata caccia di continuità per guadagnare posizioni a Est, ospitano i Miami Heat, in netto calo nelle ultime uscite.