David Blatt non è più il coach dei Cleveland Cavs. Non è bastata una finale Nba al primo incarico oltreoceano ed il miglior record ad Est in questa stagione, che gli avrebbe consentito di allenare per la prima volta la squadra della Eastern Conference al prossimo All Star Game di Toronto. In questi minuti, infatti, la dirigenza della squadra dell'Ohio ha reso noto di aver sollevato dall'incarico il proprio allenatore. A prendere il suo posto sarà Tyronn Lue, attuale assistente allenatore dei Cavs.
Una decisione che arriva come un fulmine a ciel sereno, se consideriamo che Cleveland, nonostante diversi problemi fisici (Kyrie Irving è stato fuori per tutta la prima parte di stagione e ancora oggi non è al top della condzione) e di alchimia di squadra, possiede comunque un record che gli vale tranquillamente la prima posizione della Eastern con 30 vittorie e 11 sconfitte. In proiezione sarebbe una stagione da 60 vittorie, un rendimento che non giustificherebbe un esonero. Ed invece l'allontamento è arrivato e non deriva solamente dalla brutta sconfitta patita qualche giorno fa contro gli Warriors.
I problemi di Blatt ai Cavs vengono da lontano e partono dallo scorso anno, quando l'ex coach del Maccabi Tel Aviv ha avuto un approccio non facile con i veterani della squadra, uno su tutti LeBron James. Un feeling mai sbocciato tra i due, che lascia credere a molti che ci sia proprio la mano del Prescelto dietro la decisione di esonerare Blatt. Come riportato da Adrian Wojnarowski di Yahoo (vero e proprio re degli insiders Nba), James ed il suo agente Rich Paul sarebbero stati in questi mesi tra i più forti promotori di Tyronn Lue sulla panchina di Cleveland.
Tuttavia non c'è solo lo scarso feeling con LeBron James dietro all'allontamento di Blatt. Come specificano più fonti, i problemi erano molto più profondi.
Questioni di natura tecnica innanzittutto, con l'ormai ex allenatore di Cleveland che non è mai riuscito ad installare realmente il sistema difensivo e offensivo, basato quest'ultimo sui principi della Princeton offense, che ha sempre portato avanti nelle proprie squadre. Ci sono, inoltre, anche problemi di natura caratteriale. Blatt è universalmente riconosciuto come un coach estremamente esigente con i propri giocatori, un approccio che funziona e ha funzionato in Europa, ma che è estremamente difficile da esportare nella Nba senza essersi costruito un determinato status.
Quando non riesci ad ottenere la considerazione e il giusto "rispetto" da parte dei giocatori, diventa complesso creare un sistema vincente in una players' league come la Nba. Eppure Blatt aveva creato qualcosa di davvero vicino ad un meccanismo vincente, se pensiamo che solo gli straordinari Golden State Warriors della passata stagione gli hanno negato la gioia di vincere l'anello al primo tentativo.
Evidentemente, però, non è bastato.