I Warriors, dopo aver spazzato via i Cleveland Cavaliers di Lebron James e cancellato qualche critica (eccessiva) per il passo indietro delle ultime partite, si candidano prepotentemente per vincere il secondo titolo NBA consecutivo. La strada però è ancora lunga: a renderla complicata in prima fila ci sono i San Antonio Spurs di Gregg Popovich, squadra che conosce alla perfezione il proprio gioco e che con l'aggiunta di LaMarcus Aldridge al proprio roster e la crescita esponenziale di Kawhi Leonard può con diritto recitare il ruolo di "contender".
A parlare del confronto è la guardia tiratrice di Golden State: "Ci spinge" dice Klay Thompson ai microfoni di Yahoo "e sicuramente ci rende migliori sapere che sono dietro di noi. Loro stanno giocando bene, sarà divertente quando ci incontreremo la prossima settimana. Ci sono grandi squadre, i Cavaliers a Est, ma nessuna è mostruosa come San Antonio; a essere onesti, però, questo ci migliora."
Attualmente due partite dividono le due squadre e lo scontro diretto del 26 gennaio alla Oracle Arena si annuncia spettacolare; il risultato inoltre riveste una certa valenza perché può indirizzare la griglia finale, rimbalzare indietro gli Spurs o riavvicinarli alla testa della classifica. Non va sottovalutata una partita di regoular season come questa, in caso di un eventuale arrivo a pari merito gli scontri diretti fra le due squadre possono decretare la n.1, attribuendo quindi il vantaggio del fattore campo.
Fra una settimana l'antipasto di una possibile finale a Ovest, mostri del parquet per dirla con Klay Thompson, fuoriclasse per utilizzare un linguaggio universale.