Il Salone d'Onore del CONI apre le porte al ritorno ed alla presentazione di Ettore Messina, di nuovo CT della Nazionale di pallacanestro. L'allenatore catanese, attualmente primo assistente di Gregg Popovich sulla panchina dei San Antonio Spurs, si è presentato alla stampa accompagnato da presidente del CONI Giovanni Malagò e da quello della Federazione Italiana Pallacanestro Gianni Petrucci, che ovviamente hanno fatto gli onori di casa. Non serve l'esposizione di rito per illustrare il curriculum e la bontà della scelta di Messina, ma è l'occasione giusta per lanciare ed illustrare il nuovo progetto dell'Italia del basket, che si affida, in un momento molto importante della sua crescita, all'esponente più rappresentativo della pallacanestro dello Stivale nel mondo.
"La scelta di farlo tornare è la scelta di tutto il movimento. Al dott. Messina un abbraccio forte e un sentito in bocca al lupo. Grazie inoltre al presidente Malagò e al CONI che ha creduto per primo al Preolimpico in Italia". Queste le prime parole del numero uno della Federazione, Gianni Petrucci, che ha aperto la conferenza stampa con un caloroso benvenuto all'ex allenatore di Virtus Bologna e CSKA Mosca tra le altre.
Un breve excursus firmato da Giovanni Malagò, che ci tiene a sottolineare il prestigio di aver raggiunto l'accordo con il vice allenatore dei San Antonio Spurs con questa battuta: "Messina sarà il primo allenatore non americano ad allenare in NBA, ed è motivo di orgoglio".
Infine, la parola passa a Messina, che torna sull'importanza di tornare a ricoprire questo ruolo con una maggiore consapevolezza rispetto al passato: "Quando iniziai la carriera e vinsi a Bologna non sapevo cosa volesse dire allenare una Nazionale, ora lo so e ne sento l'onore e l'onere ma devo ringraziare chi ha permesso il mio arrivo e tutti quelli che mi hanno accolto con affetto ed entusiasmo".
Inoltre, l'allenatore siciliano chiosa così il suo intervento, nella speranza che i risultati ed i frutti del suo lavoro possano rispecchiare fin da subito l'entusiasmo con il quale è stato accolto: "Sono contento di essere arrivato qui ma non ne sono spaventato. Devo dare a tutti voi un risultato in cambio come la qualificazione alle Olimpiadi. Non sarà facile, ma ci proveremo con le nostre capacità e qualità che non sono poche. Ringrazio ancora tutti e spero ci si possa rivedere per festeggiare".