Charlotte Hornets - Milwaukee Bucks 92-105
E' Khris Middleton il go-to-guy di questa stagione per i Milwaukee Bucks: la guardia di Kidd sale al proscenio nella rimonta degli ospiti sul campo degli Charlotte Hornets, che crollano nei due quarti centrali dopo un primo periodo giocato in maniera impeccabile. Walker e compagni vanno via nel punteggio (16-8) grazie a quattro triple quasi di fila (due di Kemba, una per Williams e Batum). Un'altra tripla, stavolta di Frank Kaminski, regala il massimo vantaggio ai padroni di casa, che si spegneranno però alla distanza. Vaughn e Bayless rispondono pan per focaccia dalla distanza, prima del ritorno in campo di Middleton, Parker ed Antetokounmpo, che con Monroe confezionano il break del sorpasso: 52-45 prima della bomba di Williams che manda le squadre all'intervallo lungo. L'abbrivio sorride agli ospiti, che nella pancia della ripresa scappano definitivamente nel punteggio: prima Carter-Williams con l'unica tripla della sua gara, poi il greco ed ancora Parker per l'allungo (78-65). Kaminski prova a suonare la carica (-6, 78-84), prima che Milwaukee chiuda il discorso con Middleton (8 di fila).
Utah Jazz - Los Angeles Lakers 109-82
Tutto facile alla Vivint Smart Home Arena di Salt Lake City, dove gli Utah Jazz sempre più sorprendenti superano facilmente i derelitti Los Angeles Lakers e si confermano all'ottava piazza della Western Conference, sempre più meritatamente. Ben sei gli uomini di casa che chiudono il match in doppia cifra, con Gobert che si erge a protagonista dopo l'infortunio siglando la doppia doppia con punti e rimbalzi da 18 e 18, oltre alle quasi solite 5 stoppate. Bryant sonnecchia e le risposte degli ospiti sono affidate a Williams e Russell: i Jazz macinano gioco e soluzioni offensive, distribuendo molto le conclusioni. A fine primo tempo la gara è già in ghiaccio: +14 dopo 12', +24 all'intervallo lungo (60-36). Non c'è riscossa nella ripresa, anzi: il margine si allarga fino al +30 di fine terzo periodo, con Utah che banchetta con la difesa dei gialloviola.
Los Angeles Clippers - Sacramento Kings 103-110
Clamorosa sorpresa a Los Angeles, dove allo Staples Center in casa dei Clippers passano i Sacramento Kings di coach George Karl. Si ferma così la striscia vincente della squadra di Rivers, che paga le assenze di Griffin ed anche di DeAndre Jordan. Aldrich e Pierce in quintetto per i padroni di casa, mentre gli ospiti sono al completo. Gara molto equilibrata, che si gioca su ritmi molto elevati già dai primi minuti: alle triple di Pierce e Paul, per l'allungo Clippers, rispondono Cousins (10 nel primo quarto) e Belinelli (5). Otto di fila di Crawford, in uscita dalla panchina come al solito, sembrano spezzare l'equilibrio in apertura di secondo quarto, ma i Kings sono concentrari ed in partita e rispondono con Gay e Collison. L'attacco di casa si inceppa e concede il break agli ospiti: Gay, McLemore e Casspi colpiscono ripetutamente da oltre l'arco, portando il vantaggio di Sacramento fino al +9. Redick risponde con due bombe e tre liberi per chiudere il parziale sul 60-64. Equilibrio sovrano anche nel terzo quarto, con Sacramento che mantiene sempre la testa e prova a scappare con Gay e l'israeliano a 4' dal termine (82-74). Smith e la tripla di Prigioni riportano a galla i padroni di casa, che però non riescono a rientrare a contatto con i Kings. I canestri di Crawford, che chiuderà a quota 20, e Paul, sono sufficienti solo ad accorciare le distanze, ma mai ad agguantare gli ospiti: Rondo e Collison mantengono le distanze, fino ai sei liberi finali che sanciscono la vittoria della squadra di Karl.