Indiana Pacers - Washington Wizards 104-118

Seconda sconfitta di seguito per gli Indiana Pacers di coach Vogel, che cadono ad Indianapolis contro i Wizards trascinati da John Wall. Inizio equilibrato alla Bankers Fieldhouse, con Oubre che porta gli ospiti avanti di sei, mentre Indiana inizia a litigare con i ferri amici. I canestri di Turner e di George (8 nel primo quarto dei suoi 21 finali), riportano in parità la gara, prima che Allen chiuda il primo quarto con il canestro del +3 per i padroni di casa. Il ritorno in campo di Wall e l'ingresso di Beal permettono ai Wizards di serrare le fila in difesa e scappare via nel punteggio: 15-2 il parziale nei primi sei minuti di secondo quarto, con quest'ultimo e Neal che bucano a ripetizione la retina avversaria. La tripla di Temple regala il massimo vantaggio, prima del ritorno sul parquet di Ellis e Hill che rimediano, seppur parzialmente, al break: 59-46 all'intervallo. George apre con la tripla del -10 la ripresa, ma sono gli otto punti di fila di Wall ad indirizzare, definitivamente, la gara respingendo i tentativi di rimonta di Hill e compagni. Beal, implacabile da oltre l'arco, e Neal, ipotecano il successo con le conclusioni dalla distanza che valgono il +16 a fine terzo quarto ed il successo finale. 

Boston Celtics - Phoenix Suns 117-103

Si riprendono l'ottavo posto nella Eastern Conference i Boston Celtics di Brad Stevens, che davanti al pubblico amico hanno la meglio, piuttosto agevolmente dei derelitti Phoenix Suns. Primo tempo impeccabile dei padroni di casa, che mettono a referto 36 punti nel primo quarto, chiuso avanti solo di sette, prima di allungare con il parziale di 32-18 del secondo (68-47 finale). Sugli scudi, per i C's, Marcus Smart, che mette a referto una tripla doppia da 10+11+11. Boston gioca benissimo di squadra, coinvolgendo tutti in attacco e mandando, allo scadere dei 48 minuti di gara, ben sette uomini in doppia cifra, con Olynyk che nei 26 minuti di presenza sul parquet scriverà 21, con 4/6 dalla lunga distanza, nel tabellino. Knight e Teletovic gli unici a rispondere alle iniziative dei verdi, con quest'ultimo che chiuderà a quota 22 miglior marcatore del match in 21 minuti. 

New Orleans Pelicans - Charlotte Hornets 109-107

Si rilanciano in ottica playoff i New Orleans Pelicans di Anthony Davis, che acuiscono la crisi degli Charlotte Hornets, battuti per l'ottava volta nelle ultime dieci uscite stagionali. Batum e Walker, 25 punti a testa, non riescono a frenare l'impeto di Davis ed Anderson, che sfruttano fisicità e capacità balistiche per riportarsi a sole quattro lunghezze dai Jazz ottavi della Western Conference. Gara equilibrata nei primi minuti di gioco, che si giocano su ritmi e percentuali alte: Daniels porta avanti di 7 gli ospiti, Davis e la prima tripla di giornata di Anderson riportano sotto di 2 i padroni di casa (32-34). Altre tre conclusioni dalla lunga distanza dell'ala dei Pelicans e quattro di fila di Evans lanciano l'allungo di New Orleans, che sfrutta un blackout di sei minuti (2 punti a referto) degli ospiti per volare a +8 all'intervallo (57-49). Il terzo quarto, tuttavia, porta la firma di Nicolas Batum e di Kemba Walker: 15 i punti del francese nel periodo, sette quelli della guardia per il vantaggio, sul 73-70 degli Hornets (24-13 di contro parziale). La gara vive di strappi e break ed i sette di Anderson permettono ai Pelicans di chiudere avanti nel punteggio all'ultima sirena. Holiday, con cinque di fila, allunga fino al più nove, ma Kaminski risponde prontamente per il 96-95 (18, con ottime percentuali per il rookie). Si entra nell'ultimo minuto con Holiday che firma il +3, ma Walker rimette tutto in discussione dalla distanza: Davis, prima con i liberi, poi con l'alley-oop definitivo a 2" dal termine, sigla la vittoria dei Pelicans, mentre Batum fallisce la tripla della beffa sulla sirena.