Al termine di una partita vibrante, con intensità e ritmi da playoff, sono i San Antonio Spurs ad avere la meglio sui Cleveland Cavaliers nella gara più attesa della notte Nba. Texani che partono malissimo nel primo quarto, andando sotto anche di sedici lunghezze, ma che riescono a recuperare grazie alla difesa (splendidi Leonard e Duncan) e a un Tony Parker in grande ripresa, mentre le percentuali degli ospiti si abbassano inerosabilmente di quarto in quarto. Dopo un gran primo tempo LeBron James viene limitato nella ripresa (chiuderà con 22 punti e 9 su 17 al tiro), un po' come Kyrie Irving, che va a sprazzi contro i vari difensori neroargento dirottati su di lui. Prestazioni negative per Love e Aldridge, anche se quest'ultimo ha il merito di catturare il rimbalzo offensivo decisivo dopo due errori ai liberi di Parker. Gregg Popovich ringrazia ancora una volta la sua panchina, con Ginobili, West e Mills fondamentali nella rimonta dei padroni di casa.
Nessuna novità in quintetto delle due formazioni, con Tristan Thompson ormai titolare per coach Blatt. L'avvio di gara è tutto dei Cavs, più aggressivi e bravi nel muovere bene la palla in attacco. Aldridge fa fatica a chiudere contro un Love quasi sempre spaziato dietro la linea dell'arco, con J.R. Smith assoluto protagonista del parziale che vale l'11-18 a metà primo quarto. Il solito James e un paio di schiacciate volanti di Thompson su assist di Dellavedova lanciano definitivamente Cleveland (20-32), con Green e Aldridge chiaramente fuori partita. Sono però le riserve degli Spurs a tenere agganciati gli uomini di Popovich, con Ginobili e Mills ad aprire il terzo quarto sul 26-35. Iman Shumpert è subito produttivo ed efficace sui due lati del campo e, dopo un paio di canestri importanti di David West, è la sfida a distanza tra James e Parker ad accendere l'AT&T Center. LeBron segna dieci punti in un lampo, ma il franco-belga dimostra di essere in crescendo di condizione, firmando gli ultimi dodici punti di San Antonio prima dell'intervallo lungo, fissando il punteggio sul 44-50.
Nel secondo tempo la difesa degli Spurs sale ancora di colpi, con Leonard strepitoso a mandare fuori giri James e a contribuire in attacco con una tripla che vale il sorpasso sul 57-55. Popovich riceve buone risposte anche da Jonathan Simmons, più attivo e pronto di un Green spento, ed è nella propria metà campo che San Antonio comincia a costruire l'ennesima vittoria casalinga - la ventitreesima - di questa stagione. Solo Irving riesce a districarsi in mezzo alle maglie dei texani, mentre Love pasticcia sia in attacco che in difesa, dove viene attaccato a ripetizione dall'immarcescibile Tim Duncan. Un canestro di Kyle Anderson sul finire del terzo quarto viene reso vano da una tripla sulla sirena di Dellavedova, in un possesso difensivo che fa imbufalire Gregg Popovich ed Ettore Messina, entrambi in piedi davanti alla panchina degli Spurs. L'inerzia è però dalla parte dei padroni di casa, che volano via nel periodo decisivo grazie a Leonard, Mills e Duncan (87-77), costringendo James e compagni a sparare a salve per diversi possessi consecutivi. Una tripla di un Love frastornato sembra riaprire la gara a tre minuti dalla fine (91-84), ma ancora Parker riallunga per San Antonio, che si affida poi ai veterani Duncan e Ginobili per resistere alla furia di Irving e Thompson, unici Cavs davvero vivi in un finale di gara incandescente. Sul 97-93 a diciassette secondi dalla sirena Parker sbaglia due tiri liberi consecutivi, ma sul rimbalzo è Aldridge a beffare i lungi avversari e a chiudere poi i conti dalla lunetta.
San Antonio Spurs (35-6). Punti: Parker 24, Leonard 20, West 13, Ginobili 10. Rimbalzi: Leonard 10. Assist: Leonard 5.
Cleveland Cavaliers (27-10). Punti: James 22, Thompson 18, Smith 17, Irving 16, Love 10. Rimbalzi: Thompson 14, Love 12. Assist: James 5.