Una prestazione maiuscola di Gordon Hayward (34 punti per il prodotto da Butler) consente agli Utah Jazz di rimontare i Miami Heat a Salt Lake City e di tornare al successo dopo il disasastroso back to back texano. Nella Eastern Conference guizzo esterno dei Washington Wizards di John Wall, che sbancano l'Amway Center di Orlando contro i Magic, mentre faticano più del previsto i Toronto Raptors a Philadelphia, ma alla fine la spuntano grazie al solito duo formato da DeMar DeRozan e Kyle Lowry.

Orlando Magic - Washington Wizards 99-105

Altro passo falso di Orlando nella corsa ai playoff della Eastern Confeence. I ragazzi di coach Skiles si fanno infatti sorprendere dai Wizards, ancora alle prese con l'emergenza infortuni (out Beal, Nenè e Humphries). Gli ospiti partono bene, sospinti da John Wall e Marcin Gortat, con il contributo di Otto Porter e Jared Dudley (11-18 a metà primo quarto). Dall'altra parte sono Oladipo e Vucevic a cercare di limitare i danni per i Magic, costretti a subire la furia dall'arco degli avversari, che hanno in Temple uno dei propri tiratori più efficaci. Buono l'impatto dalla panchina di Neal, Sessions e Gooden per coach Wittman, imitati da Hezonja e Gordon per i padroni di casa (27-34 a inizio secondo periodo). Due triple di Dudley spingono Washington sul + 12 (38-50), prima che che Fournier e Harris provino a riavvicinare i Magic, ma è ancora Neal a segnare sulla sirena del primo tempo per 49-60. Il copione non cambia nella ripresa, quando Dudley e Porter paiono stabilizzare il vantaggio ospite sulle quindici lunghezze (57-74). I tentativi di rimonta firmati Vucevic e Oladipo vengono rintuzzati da Neal e dallo stesso Porter, che chiudono il terzo quarto sul 75-90. Aaron Gordon e Mario Hezonja si incaricano poi di ricucire per Orlando, seguiti da Oladipo e Harris (86-94), ma le ultime speranze dei padroni di casa sbattono contro la voglia di vincere di John Wall, che con due triple in un minuto chiude la gara a favore dei Wizards.

Orlando Magic (20-18). Punti: Vucevic 23, Oladipo 17, Frye 12, Harris e Fournier 11, Gordon 10. Rimbalzi: Gordon 10. Assist: Vucevic 5.

Washington Wizards (16-19). Punti: Wall 24, Porter, Dudley e Neal 16, Gortat 12, Temple 11. Rimbalzi: Gortat 10. Assist: Wall 10.

Philadelphia 76ers - Toronto Raptors 95-108

28 punti (massimo in carriera) di Ish Smith non sono sufficienti ai Sixers per battere i Raptors, reduci dalla vittoriosa trasferta di Washington. Eppure l'inizio è tutto per i padroni di casa, avanti 12-0 grazie a un sontuoso Jahlil Okafor. Casey sveglia i suoi e sono Ross e Patterson a rispondere presente per dei Raptors particolarmente superficiali nel primo quarto, chiuso comunque in rimonta 26-25. Okafor e Canaan danno spettacolo per Phila, ma nel secondo periodo si accende DeMar DeRozan, autore di una schiacciata da highlights proprio sul rookie di Brett Brown. Un paio di accelerazioni di Kyle Lowry consentono a Toronto di allungare fino al 44-57 con cui le due squadre tornano negli spogliatoi all'intervallo lungo. Nel terzo quarto è però Ish Smith a suonare la carica per i padroni di casa, con diciotto punti segnati nel solo parziale, che riportano i Sixers a sei lunghezze di distanza all'alba del quarto periodo (69-75). Qui sono ancora Lowry e Patterson a scacciare i fantasmi di un'improbabile rimonta (77-88 a sei minuti dalla sirena), anche se Okafor e Smith non vogliono saperne di fermarsi, mostrando tutto il carattere di una squadra tecnicamente limitata e in enorme difficoltà. L'ennesima tripla di Patterson e un paio di giocate sotto canestro di Jonas Valanciunas spengono il furore di Phila, condannandola alla sconfitta numero trentacinque della loro triste stagione.

Philadelphia 76ers (4-35). Punti: Smith 28, Okafor 19, Landry 11. Rimbalzi: Noel 8. Assist: McConnell 8.

Toronto Raptors (24-15). Punti: Lowry 25, DeRozan 19, Valanciunas 17, Ross 16, Patterson 11. Rimbalzi: Valanciunas 9. Assist: DeRozan e Lowry 5.

Utah Jazz - Miami Heat 98-83

Si chiude con una sconfitta il back to back occidentale di Miami, k.o. a Salt Lake City contro i Jazz ventiquattr'ore dopo aver espugnato Phoenix nel deserto dell'Arizona. Snyder deve fare a meno anche di Rodney Hood, sostituito in quintetto da Chris Johnson, ma ripresenta in campo dall'inizio il francese Rudy Gobert, che segna i primi quattro punti per Utah in un quarto d'apertura tutto a favore degli ospiti, che volano via spinti da un ottimo Goran Dragic e dal sempre energico Gerald Green (19-29 il punteggio alla prima pausa). Chris Bosh sembra poter contribuire a una comoda vittoria per gli uomini di Spoelstra, ma un paio di guizzi di Johnson e Trey Burke riavvicinano Utah (31-37). Wade non è in gran serata, così come Whiteside, e allora tocca a Dragic respingere la prima ondata dei padroni di casa, che chiudono bene il primo tempo con i canestri di Neto e Hayward (45-49). Proprio Gordon Hayward è il protagonista assoluto del terzo quarto di gioco, con la difesa degli Heat che non riesce a contenerlo, nonostante due tiri da tre punti in apertura di Bosh e Udrih. Il giocatore da Butler segna da sotto, in contropiede e da fuori, mettendo a ferro a fuoco la metà campo avversaria, trascinando i suoi sul 75-71 all'ultima pausa. Bosh e Green illudono Miami con due canestri consecutivi, ma un paio di triple di Ingles valgono l'80-73 per i Jazz, che si appoggiano alla loro difesa per alimentare la transizione offensiva e costringere gli Heat alla resa al termine di un quarto quarto da incubo per Wade e compagni.

Utah Jazz (16-20). Punti: Hayward 34, Johnson 14, Neto 13, Burke 11. Rimbalzi: Lyles 10. Assist: Neto 5.

Miami Heat (22-15). Punti: Bosh 24, Dragic 16, Green 13, Whiteside 10. Rimbalzi: Whiteside 11. Assist: Wade e Udrih 4.