MIAMI HEAT - NEW YORK KNICKS 90-98

New York trova la terza vittoria fila e mette fine alla serie negativa di 8 partite contro i Miami Heat, tirando con oltre il 55% contro una delle migliori difese dell'intera lega che solitamente concede il 43% e non di più. Tutto merito di un attacco che gira alla perfezione, guidato da un Carmelo Anthony da 25 punti con 9/12 dal campo, stessa identica percentuale per un Robin Lopez alla miglior prestazione stagionale, per 19 punti totali. New York riesce ad allungare già nel primo tempo, tocccando comunque il massimo vantaggio nel quarto quarto, con la partita già pendende dalla propria parte, anche perchè Miami ritrova sì Whiteside sotto canestro, ma non va oltre l'8+8. Non basta una prestazione di un grande Bosh, che ci mette anche del suo per evitare il record negativo di triple non segnate (erano zero a 3.22 dal termine).

Con questa vittoria, i Knicks si superano e distano una vittoria da un record di .500. Si superano, proprio così: lo scorso anno la stagione si era conclusa con un misero 17-65, mentre quest'anno dopo appena 37 gare sono già riusciti a fare di meglio. Incidente di percorso invece per Miami, che deve cercare di rimettersi subito in carreggiata, ma avrà 11 delle prossime gare in trasferta. Periodo fondamentale per misurare le proprie ambizioni.

ORLANDO MAGIC - INDIANA PACERS 95-86

Gli Indiana Pacers tirano malissimo dal campo e da tre, ma riescono comunque a strappare una vittoria importantissima su un campo complicato come quello degli Orlando Magic del neo coach of the month per l'Est Scott Skiles, sfruttando anche l'assenza di Elfrid Payton, sostituito in quintetto da un Oladipo che ha dimostrato di essere un ottimo realizzatore ma non un playmaker. Indiana è subito partita forte mettendo tra se e gli avversari 9 punti di vantaggio, prima che lo strappo venisse ricucito complici anche le percentuali bassissime: il primo tempo si chiuderà con un 38-37 in favore dei padroni di casa che lascia ancora tutto aperto per il secondo parziale. Indiana stavolta riesce a trovare tiri migliori con frequenza maggiore e i risultati cominciano a vedersi, tant'è che nel secondo tempo saranno 58 i punti segnati, 29 per quarto. Orlando resta molto bene a contatto nel terzo, ma nel quarto si deve arrendere di fronte ai Pacers che cominciano a ritrovare frequentemente il canestro.

Paul George dopo tre gare filate sopra quota 31 torna umano e chiude con 20, trovando un ottimo contributo dalle sue guardie ELlis e Hill, l'ex Spurs in particolare si dimostra lucido e cinico (3/3 dall'arco e 16 totali). Oltre ai 20 di Oladipo, nei Magic vanno evidenziati i 17 di Vucevic con un buon 8/14, ma la battaglia a rimbalzo col centro avversario Mahinmi è nettamente persa per 12 a 4. Insiana si riavvicina alla vetta della Eastern Conference, Orlando resta nel limbo e non decolla definitivamente.