Boston Celtics - Brooklyn Nets 97-100

Non basta ai Boston Celtics la rimonta dell'ultimo quarto firmata Smart e Turner per portare a casa la diciannovesima vittoria stagionale. Sono i 30 e 13 rimbalzi di Brook Lopez a decidere il match nei primi tre quarti e negli ultimi minuti dell'ultimo periodo, quando il lungo firma sorpasso ed allungo con la schiacciata definitiva ad un minuto dal termine. Celtics in controllo, apparente, nei primi 24 minuti, quando gestiscono ritmi e punteggio a proprio piacimento, con Thomas che risponde alle iniziative di Johnson, Bogdanovic e Young. Ad inizio ripresa si pensava al cambio di ritmo dei padroni di casa, che invece non è arrivato, anzi: il parziale di 9-0 è degli ospiti, con due di Lopez e Young e cinque, con una tripla, di Joe Johnson. Il vantaggio ospite crescerà fino al massimo vantaggio di +13, prima della rimonta, illusoria, dei primi minuti dell'ultimo quarto. 

Utah Jazz - Memphis Grizzlies 92-87

Cadono nel finale i Memphis Grizzlies di Marc Gasol, che in casa degli Utah Jazz mollano la presa ad inizio overtime, fermandosi ai tre punti siglati dal centro spagnolo. Troppi gli errori della squadra di Joerger negli ultimi quattro di gioco, che permettono ai Jazz di ottenere una vittoria importantissima soprattutto considerando le assenze di Favors, Millsap e Gobert. L'iberico e Randolph non riescono a fare la differenza, confermando tutte le difficoltà di questo inizio stagione: Conley sbaglia molto dal campo, così come Green e lo stesso Marc.

Utah, invece, con pazienza e diligenza si affida alla buona vena di Rodney Hood, che ne infilerà 32 a fine gara. Memphis stacca la spina sull'errore, ad un secondo dal termine, di Gasol, che non trova il fondo della retina con il jumper aperto dalla media. Sono i liberi di Hood e Booker a regalare la vittoria ai padroni di casa. 

Golden State Warriors - Denver Nuggets 111-108

Sembrava tutto tranquillo alla Oracle Arena dopo i primi 12 minuti di gioco, quando Green e Thompson, trascinatori dei Warriors nonostante la presenza di Curry (che durerà poco per un nuovo infortunio alla gamba). I soliti Warriors ad inizio match (21-2 il parziale dei primi 6 di gioco), che sembrano ipotecare la pratica sfoggiando la solita prestazione offensiva da 37 punti e nel contempo imbrigliare la manovra dei Nuggets costringendoli a soli 13 punti realizzati. Forzano molto gli ospiti, che soffrono il dinamismo della difesa di casa: vantaggio che resta piuttosto stabile fino a metà secondo quarto, quando Gallinari e Barton reagiscono limitando i danni. Nel secondo tempo i campioni in carica si siedono sul vantaggio, concedendo agli ospiti, punto su punto, di tornare in partita. I canestri di Thompson, ad inizio quarto periodo sembrano dare nuova linfa ai padroni di casa, che però non sono più ermetici difensivamente e permettono a Faried e compagni di confezionare il pareggio con Barton che vale l'overtime. Il solito Green (perfetto dall'arco) impreziosisce la gara con la tripla doppia da 29-17-14, ed il layup di Thompson permette ai Warriors di ottenere la trentunesima vittoria in stagione. 

Los Angeles Clippers - Philadelphia 76ers 130-99

Non si fa sentire affatto, in casa Clippers, l'assenza di Blake Griffin (5-0 senza l'ala forte). Dura un quarto la resistenza dei derelitti Philadelphia 76ers (3-33) che crollano sotto i colpi, nella pancia della partita, di un DeAndre Jordan da 22 punti e 13 rimbalzi in 29 minuti di utilizzo e del solito Chris Paul che si 'limita' a 15 punti ma a smazzare 14 assist per i compagni. La squadar di Rivers chiuderà con 130 punti nel bottino, con il figlio del coach come miglior marcatore di serata con 26 personali (11/16 dal campo, 3/4 da tre). Decisivi, ai fini del punteggio finale, i parziali del secondo e del terzo quarto: 72-45 per i padroni di casa, che scavano il solco e controllano, agevolmente, nell'ultimo periodo.