Un derby è sempre un derby e dura per 40 minuti. L'ha capito, questa sera, la Sidigas Avellino che dopo un primo tempo spaziale ha perso il controllo della gara e si è vista ribaltare un vantaggio che sembrava poter essere già decisivo. Tanto di capello di fronte alla Pasta Reggia Caserta capace di non abbandonare il match dopo il pesante schiaffo subito in avvio dagli avversari: con grinta e tenacia ha vinto una gara da applausi.
Gli irpini partono subito sparati e tengono fede ai pronostici della vigilia: i bianco-verdi sembrano di un'altra pasta rispetto alla Juve, alla quale chiaramente manca qualcosa sotto canestro, dopo l'addio di Amoroso. Pesantissimo il primo parziale di 24-10 per i padroni di casa che anche nella seconda frazione continuano il proprio dominio. Si va all'intervallo con un +22 per i lupi che sembrano avere già le mani sulla gara.
Dopo l'intervallo lungo, però, le cose cambiano: la Sidigas entra in campo abbastanza rilassata, quasi sicura di aver già vinto; la Pasta Reggia, invece, ha tutta un'altra mentalità rispetto al primo tempo e comincia un parziale pesantissimo. Cinciariani, Hunt ed una difesa asfissiante a tutto campo guidano la reazione juventina, con Caserta che riesce a recuperare 21 punti su 22 di svantaggio.
L'ultimo quarto sarà decisivo per le sorti del match, cosa impensabile dopo i primi 20 minuti di gara. La squadra di Sacripanti accusa il colpo e pare non riuscire a trovare le contromisure alla difesa casertana: continua, così, il break bianco-nero che trova ad inizio quarto il primo vero vantaggio del match. A piccoli passi, Caserta sradica la supremazia avellinese e consolida un vantaggio sempre più largo: 62-70 è il risultato finale di un derby davvero bellissimo.