Due delle quattro sfide della notte NBA vedevano impegnati i Cleveland Cavaliers di LeBron James in quel di Boston e i Milwaukee Bucks, giustizieri non più tardi di tre giorni fa dei campioni in carica dei Golden State Warriors, che facevano visita ad un'altra californiana, tutt'altro che blasonata e vincente come i ragazzi della baia, i Los Angeles Lakers di Kobe Bryant. Ecco come sono andate le gare della notte, con una sorpresa ed una conferma. 

Boston Celtics - Cleveland Cavaliers 89-77

Il terzo quarto dei Cleveland Cavaliers è l'emblema di cosa è diventata la squadra di coach David Blatt, che si attesta, in pianta stabile oramai, in vetta alla Eastern Conference. Affermarsi in casa di una delle squadre più temibili della intera NBA, che aveva messo sotto persino i Golden State Warriors costringendoli a due overtime, è sintomo di buona, ottima salute. James e soci giocano assieme, si divertono nel passarsi la palla e chiudere tutte le vie del canestro agli avversari, piazzando il break fatale a fine gara (29-15). James e soci che iniziano però in sordina, quasi a folle, lasciando a Bradley e compagni l'iniziativa nei primi 24 minuti. Cleveland contrlla il ritmo, Boston prova ad alzarlo. Sullinger e Thomas allungano subito sul 9-4, prima che Love con sei di fila chiuda il mini-break. James si mette a lavoro con l'anticipo ed il contropiede, ma Boston c'è: 8 di Bradley con due triple e il canestro di Lee valgono il +2 a fine primo quarto.

LeBron tiene a contatto i suoi nella pancia del secondo quarto, quando Sullinger, la tripla di Crowder e Thomas provavano l'allungo. Boston chiude sopra di 6 all'intervallo, prima che i Cavs inizino a fare sul serio: Mozgov ne mette sei di fila al ritorno in campo, prima del parziale di 12-0 che stordisce i Celtics per veemenza e presunzione. Love e James mettono a soqquadro le certezze della squadra di casa, che annaspa e crolla definitivamente sulla tripla di Williams (62-52). Olynyk piazza cinque punti che illudono i Celtics ad inizio quarto periodo, ma Shumpert chiude la contesa con due triple che, unite ai canestri di James e Williams valgono il +13 (79-66). Si segna col contagocce anche nell'ultimo quarto, con la difesa di Cleveland che riesce con intensità a respingere tutti i tentativi di Boston di rimonta, gestendo con sagacia dalla parte opposta. Questi Cavs fanno davvero paura!

Los Angeles Lakers - Milwaukee Bucks 113-95

Tanti cambiamenti nei Bucks reduci dalla vittoria che ha messo fine alla striscia vincente dei Warriors: Kidd fa partire Carter-Williams dalla panchina, con Mayo che si affianca a Middleton. Non c'è, inoltre, Greg Monroe, a riposo per una gara: al suo posto c'è John Henson dall'inizio. Lakers che iniziano subito forte, già dal primo quarto: dopo un inizio equilibrato, Kobe Bryant piazza dieci dei quattordici punti con i quali i gialloviola chiudono il periodo, portando i suoi avanti di cinque lunghezze. Gli ospiti recuperano terreno grazie a Giannis Antetokounmpo e all'ingresso dalla panchina di Carter-Williams: l'ex Phila piazza la tripla del vantaggio sul 40-39. I Lakers però sono in partita, mentalmente e difensivamente: il ritorno di Bryant e Williams sul parquet coincide con il parziale che decide il match (16-6) nei quattro minuti finali del primo tempo.

Ad inizio ripresa ci si aspetterebbe il ritorno di Milwaukee, ma sono i padroni di casa ad entrare in campo maggiormente concentrati: Nance, Hibbert (finalmente una doppia doppia da 12+11) e altri quattro di Kobe (chiuderà a 22 con discrete percentuali dal campo e 6 assist), permettono ai Lakers di andare sul +17 (65-48). Massimo vantaggio che Los Angeles raggiungerà di lì a poco, certificando la crisi dei Bucks e la quarta vittoria stagionale: Randle e Russell, con la second unit gialloviola, allargano il divario fino a scollinare sopra le 22 lunghezze, che mettono fine, di fatto, alla gara. Le triple ad inizio quarto periodo di Russell (2) e Young mettono la parola fine alla contesa.