Gli Orlando Magic di Scott Skiles proseguono nella loro sorprendente stagione andando a vincere sul campo dei sempre più disasatrati Brooklyn Nets di Andrea Bargnani (12 punti e un rimbalzo per il Mago). Non ha grossi problemi Dallas nel regolare i Phoenix Suns all'American Airlines Center, così come San Antonio, che all'ombra dell'Alamo rifila 37 punti di scarto ai malcapitati Utah Jazz.

Brooklyn Nets - Orlando Magic 82-105 

Il quintetto con Oladipo inizialmente in panchina sembra funzionare per Orlando, che lo ripresenta anche nella sfida del Barclays Center contro i Nets. Channing Frye apre il campo in attacco per i Magic, contribuendo insieme a Vucevic al primo allungo ospite (7-13), rintuzzato da Brook Lopez e Joe Johnson. Oladipo, Nicholson e Hezonja vanno a segno dalla panchina per Skiles, altrettanto fa Andrea Bargnani, che chiude il primo quarto sul 25 pari dopo cinque punti consecutivi di Jack. Le percentuali si abbassano da una parte e dall'altra dopo la pausa tra i due periodi, ed è Tobias Harris a riportare avanti i Magic con una tripla e una schiacciata volante assistita da Payton (41-45). Bargnani torna in panchina, Young produce poco e sono quindi Fournier e Payton a chiudere il primo tempo sul + 7 per gli ospiti (45-52). Nella ripresa comincia a farsi sentire Nikola Vucevic, padrone del pitturato del Barclays, mentre Brooklyn prova a rimanere agganciata con Joe Johnson e Bogdanovic (60-71 a cinque minuti dalla sirena del terzo quarto). Harris continua a dominare atleticamente e ai Nets non bastano quattro punti consecutivi del Mago per rifarsi sotto, con Oladipo che va a segno dall'arco (69-83 all'ultima pausa). L'inizio del quarto quarto vede Orlando scappar via definitivamente grazie ai canestri di Nicholson e Hezonja (+ 26 sul 73-99), chiudendo una partita equilibrata solo nei dodici minuti d'esordio, con Skiles e Hollins a dare spazio anche a giocatori fuori dalla rispettive rotazioni.

Brooklyn Nets (7-17). Punti: Jack 15, Bargnani 12, Lopez ed Ellington 11, Young e Bogdanovic 10. Rimbalzi: Young 11. Assist: Jack 7.

Orlando Magic (13-11). Punti: Vucevic 18, Payton 17, Harris e Nicholson 15, Frye 11, Oladipo 10. Rimbalzi: Harris 9. Assist: Frye e Payton 5.

Dallas Mavericks - Phoenix Suns 104-94

I Mavs di Rick Carlisle riescono ad avere la meglio sui Suns grazie a un terzo quarto da 31-15 che spariglia le carte e indirizza la partita in direzione dei padroni di casa. Per Phoenix confermato Alex Len in quintetto, con il grande ex Tyson Chandler che parte dalla panchina. Deron Williams e Raymond Felton cominciano forte per Dallas, mentre dall'altra parte è Brandon Knight a segnare otto punti in un lampo (13-14). Devin Harris e Dwight Powell aggiungono energia dalla panchina per i Mavs, avanti 25-21 alla fine del primo quarto. Nella girandola di cambi si perde un po' di ritmo per entrambe le squadre, ed è quindi Bledsoe a cercare di riavvicinare gli ospiti (39-36), immediatamente ricacciati indietro dal duo Williams-Harris, che manda tutti al riposo sul punteggio di 46-43. All'uscita dagli spogliatoi i Mavs accelerano con Nowitzki e Matthews, ma è ancora Eric Bledsoe a prendersi Phoenix sulle spalle (57-54), prima che una pioggia tripla targate Parsons, Felton e Matthews oscuri i Suns, costretti a fronteggiare in pochi minuti un passivo pesante (77-58 all'ultima pausa). Goodwin, Leuer e Weems provano quantomeno a rendere più accettabile la sconfitta, anche se per Dallas c'è uno scatenato Chandler Parsons (90-75) a segnare dall'arco. L'ultima accelerazione delle riserve di Hornacek costringe Nowitzki agli straordinari, ed è infine Deron Williams a chiudere la contesa con una tripla a un minuto dalla fine per il 101-92 che sancisce il ritorno alla vittoria di Dallas.

Dallas Mavericks (14-11). Punti: Williams 18, Felton e Parsons 17, Nowitzki 14, Matthews 13, Harris 12. Rimbalzi: Pachulia 12. Assist: Nowitzki e Felton 4.

Phoenix Suns (11-15). Punti: Bledsoe 23, Leuer 15, Knight 12, Warren 10. Rimbalzi: Leuer 13. Assist: Bledsoe 7.

San Antonio Spurs - Utah Jazz (118-81)

Gli Spurs di Gregg Popovich colgono il tredicesimo successo casalingo su altrettante gare disputate all'AT&T Center travolgendo i Jazz reduci dalla sconfitta in overtime a Oklahoma City. Partita mai in discussione, con San Antonio che vola immediatamente sul 17-4 grazie a LaMarcus Aldridge e Danny Green. Gli ospiti faticano in attacco contro una delle migliori difese della lega e, quando entra in campo Manu Ginobili, il solco tra le due squadre si fa più ampio, con Simmons ed Aldridge (14 punti nel primo quarto) a chiudere il primo periodo sul 29-15. Gli Spurs non si fermano nemmeno dopo la pausa, con Parker e Leonard a dare il cambio a Ginobili e West come mattatori di serata. Una schiacciata dopo palla rubata d Kawhi vale il 45-22 che costringe Snyder al time-out, ma i padroni di casa sono inarrestabili, con il solo Favors che riesce a raggiungere per Utah la doppia cifra alla voce punti segnati a fine primo tempo (59-36). I neroargento riprendono da dove avevano lasciato anche dopo l'intervallo lungo, con Parker, Leonard, Mills e Aldridge a costruire un vantaggio di oltre 40 punti (88-47), mentre i Jazz affondano su tutta la linea. Il resto della gara è un lunghissimo garbage time cui partecipano per gli Spurs anche Bonner, Butler e Anderson, in attesa della sirena finale che consente ai ragazzi di Snyder di porre termine a una prestazione da dimenticare.

San Antonio Spurs (21-5). Punti: Leonard 22, Aldridge e Parker 18, Mills 11, Bonner 10. Rimbalzi: Aldridge 8. Assist: Green e Parker 5.

Utah Jazz (10-13). Punti: Favors 16, Neto 12, Burke 10. Rimbalzi: Booker 7. Assist: Ingles 4.