Messa da parte l'amarezza per la fine anticipata della corsa all'Eurolega, tra rimpianti per prestazioni non all'altezza e il macroscopico errore sul canestro di Jenkins in quel di Zagabria, la EA7 Emporio Armani Milano torna a tuffarsi nelle atmosfere del campionato. Il modo migliore per cancellare anche l'ultimo ko in terra italiana, quello maturato contro la Grissin Bon Reggio Emilia, sarebbe battere la Betaland Capo d'Orlando, squadra che a sua volta arriverà al Forum con una sola vittoria ottenuta nelle ultime sei partite, peraltro in trasferta contro la Manital Torino. Una partita che potrebbe servire agli uomini di Repesa per riprendere la marcia nelle posizioni di vertice, ma nella quale la compagine di coach Griccioli proverà a giocare senza nulla da perdere e con la testa libera da pensieri negativi.

L'Olimpia Milano è tornata nella serata di venerdì in Italia, approfittando del viaggio piuttosto breve da Zagabria dopo il match contro il Cedevita. Non dovrebbero esserci problemi di formazione per coach Jasmin Repesa, il quale continuerà a fare a meno del proprio capitano Alessandro Gentile, unico assente in casa biancorossa visto che tutti gli altri effettivi sono a completa disposizione dell'ex Fortitudo. Il giocatore campano dovrebbe tornare solo per la gara coincidente col periodo natalizio, ma il tecnico croato non sembra scomporsi più di tanto, anche se gli dà particolarmente fastidio sentir parlare di una Olimpia "migliore" senza il proprio leader carismatico e tecnico sul parquet: "Sono boiate colossali - aveva dichiarato Repesa alla vigilia della partenza per Zagabria - , messe in giro da chi ci vuole male. Quando Gentile è fresco fa la differenza in Italia e in Europa come nessuno. Passa, penetra, tira, sa giocare il pick and roll: è un giocatore completo. Purtroppo ho fatto un errore nella gestione di Ale in questo inizio di stagione. Dopo l'Europeo dovevo tenerlo fermo almeno una settimana, permettergli di tirare il fiato. Non dovevo portarlo in America dove abbiamo giocato solo due partite. Invece non ha mai staccato. Non siamo nemmeno stati fortunati: prima si è fatto male Cinciarini, poi Lafayette. Come facevo a tenerlo fuori? Ha giocato tanto, troppo. Sempre 30 minuti a partita".

Dall'altra parte, come detto, c'è una Betaland Capo d'Orlando che parte con gli sfavori del pronostico e con un periodo non facile da mettersi alle spalle. Un solo successo nell'ultimo mese e mezzo rappresenta un bagaglio pesante da portare fino ad Assago, ma le condizioni fisiche in netto miglioramento di Ilievski e Stojanovic possono consentire a coach Griccioli di gestire meglio le rotazioni, che nelle ultime gare avevano costretto al tecnico toscano di fare tanto - forse troppo - affidamento a giocatori ancora acerbi e che necessitano di una fase di crescita costante, senza troppe responsabilità sulle spalle. Così, l'ex allenatore di Casale Monferrato presenta la sfida, sulla carta impossibile, contro una della capolista: "C’è tutto per lavorare in maniera tosta, per far bene e per provare una grandissima impresa. Questa volta più che mai dobbiamo giocare secondo le nostre caratteristiche, senza adattarci a Milano. Sarebbe un confronto impari, altrimenti. Dobbiamo far bene le nostre cose, con energia. Solo così possiamo mettere in difficoltà qualsiasi squadra. Dobbiamo correggere qualche cosa, dato che nell’ultima partita si sono evidenziati alcuni errori di troppo".