Alla fine la spuntano Millsap e l'uomo che non t'aspetti: Kent Bazemore piazza la tripla che spezza l'equilibrio negli ultimi due minuti, dando fiducia alla rimonta degli Atlanta Hawks, che sembravano oramai usciti sconfitti dalla sfida contro i Dallas Mavericks. Equilibrio costante per tutta la durata dell'incontro, rotto nel finale, apparentemente, dalla tripla di un definitivamente ritrovato Deron Williams (anche se stanotte ha forzato da tre): 93-89 con gli uomini di Budenholzer che sembravano aver accusato il definitivo colpo del KO.
Invece è Millsap a trascinare gli uomini della Georgia verso il quattordicesimo successo stagionale: 20 punti ed 11 rimbalzi nella sua notte, equamente distribuiti nei 35 minuti di impiego in campo, ma concentrati allo stesso modo nel concitatissimo finale, quando serviva.
Sfida bella ed equilibrata dicevamo, con le squadre allenate da due dei migliori coach per sistema di gioco di tutta la NBA: Carlisle e Budenholzer 'allenano' per davvero le loro squadre, preparandole tatticamente e tecnicamente alla gara ed i risultati si vedono. Sfida tra esteti anche sul parquet, dove Dirk Nowitzki sfida il ballerino Paul Millsap in una sfida tra due 'ali grandi' di caratura tecnica oltre la norma. Il tedesco, cosi come i Mavericks nel computo totale del match, pagherà oltremodo dazio ad una percentuale dall'arco alquanto scadente: 1/8 per WunderDirk, che peserà come un macigno assieme al 2/7 di Williams nel 7/31 totale (22.5%). Dallas tira malissimo anche da due, dove il solo Pachulia (solita doppia doppia da 11+17) riesce a tirare, con Villanueva ed Harris, sopra il 50%.
Decisamente troppo poco per avere la meglio degli Atlanta Hawks, che invece dominano il match nel computo degli assist (26-18), che permetteranno agli Hawks di gestire meglio il ritmo della gara e tirare leggermente meglio da tre e da due: 54% da due, 30% da oltre l'arco.
"La nostra difesa ed i nostri sforzi per contrastare i loro tiratori sono stati ottimi. Credo che nessuna delle due squadre sia entrata in ritmo in gara. Non c'era molta fiducia nei giocatori e in un paio di occasioni i ragazzi non si sono sentiti in grado di prendere facili conclusioni aperte". Questo il parere a fine gara di coach Budenholzer, mentre Wes Matthews ha glissato così sulla sconfitta: "Era una di quelle notti dove non entra nulla e non per forza per merito della difesa avversaria".
Il tabellino