Dopo quattro vittorie consecutive si arresta all'Air Canada Center di Toronto la marcia verso il secondo posto della Western Conference dei San Antonio Spurs. La squadra di Popovich viene messa sotto, tecnicamente e dal punto di vista dell'aggressività in difesa, quindi fisica, dai Toronto Raptors, che confermano dopo aver messo in grosse difficoltà anche i Golden State Warriors, tutte le loro caratteristiche ed il loro valore. DeRozan è l'uomo del match: la guardia da Compton scriverà 28 punti e 6 assist a referto a fine gara, mettendo i puntini sulle i ogni qual volta la sua squadra necessitava di aiuto. 

Giornata piuttosto storta per i San Antonio Spurs, che nel primo quarto faticano a trovare ritmo e conclusioni pulite dal campo, con i Raptors che invece sono maggiormente aggressivi in difesa ed ispirati in attacco, dove è Scola a fare il diavolo: 6 punti, 3 rimbalzi ed un assist, per la bimane Biyombo, nell'inizio dell'argentino che vale il primo allungo dei padroni di casa. Palle perse e frenesia per gli Spurs (si, avete letto bene): Aldridge e Leonard i più in difficoltà sulla pressione costante degli uomini di Casey, impeccabili ed infallibili con Lowry e DeRozan nel raggiungere il +11 (21-10). Parker e l'ingresso di Diaw (7 in un amen) e Ginobili mettono fine all'emorragia, permettendo agli ospiti di chiudere parzialmente lo strappo (27-21). Sono Patterson e Lowry, da tre, a sferrare il secondo gancio al volto di Popovich, che non ha le risposte volute dalla sua difesa. Duncan ed Aldridge provano a sfruttare il fisico in post basso, mentre Parker e Ginobili riescono, con carisma ed esperienza, a riportare ad un possesso di distanza i texani (47-44). Toronto ha un'altra scossa, nel finale di secondo quarto, e con Patterson e DeRozan riesce ad andare all'intervallo con un vantaggio ben più cospicuo: i liberi di Ginobili fissano il punteggio sul 53-47. 

Spurs che sembrano in debito di ossigeno contro la freschezza, atletica, dei Raptors: lo si nota in difesa, dove Toronto riesce a rompere i giochi degli ospiti costringendoli a prendere conclusioni forzate non da loro. Ross con la schiacciata dopo un recupero ed un assist di Lowry ed il solito Scola rimettono 10 punti di distanza tra le due squadre. I canadesi sembrano, e sono effettivamente, padroni del campo: l'argentino, un Lowry sempre impeccabile e l'ex Joseph rispondono colpo su colpo ai tentativi di rimonta dei nero-argento. L'attacco di Popovich non riesce a girare come al solito, soprattutto con il quintetto: sono Ginobili e Diaw, infatti, seppur dalla lunetta a rimarginare la ferita, anche se il vantaggio dei Raptors si attesterà attorno alla doppia cifra (73-62 a fine terzo quarto). Un ottimo Patterson (10 alla fine per lui dalla panchina) piazza 5 punti ad inizio ultima frazione, che respingono al mittente i tentativi di West e Patty Mills. Leonard si iscrive a referto a sei minuti dalla fine e piazza una striscia di 7 personali sui 9 degli Spurs, che valgono il -6. Ginobili, Aldridge e la tripla di Danny Green danno speranza agli ospiti (95-92), con DeRozan che è l'unico a rispondere presente in casa Raptors (in debito di ossigeno e lucidità nel finale). DeRozan rimette due possessi di distanza con il jumper, Leonard risponde per il nuovo -3, ma gli Spurs perdono il rimbalzo decisivo in difesa sull'errore di Lowry che sancisce la vittoria dei canadesi. 

Visibilmente soddisfatto Dwane Casey, coach dei Raptors a fine gara: "Dobbiamo costruire una identità precisa di gioco e mantenerla costante in tutte le gare. Possiamo continuare a fare alti e bassi, essere entusiasti una notte per poi deprimerci quella dopo e non va bene. Dobbiamo essere fiduciosi nei nostri mezzi e credere nel nostro lavoro, mantenendo sempre concentrazione e precisione nell'esecuzione dei nostri giochi in ogni gara".

Decisamente meno soddisfatto Gregg Popovich, che ammette la superiorità, stasera, dei Raptors: "Hanno giocato molto bene, avevano molta fiducia. Non credo ci sia un mistero dietro questa partita: come al solito quello che succede è che una squadra gioca meglio e più aggressiva dell'altra e loro l'hanno fatto meglio di noi". Sulla cattiva prestazione di Leonard: "Pensavo alla fine si sarebbe svegliato ed iniziato a fare le cose nella normalità, ma non è stato cosi. E' evidente che non il solito Kawhi". 

Il tabellino