"Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare".
Adesso sappiamo a chi si riferisce la celeberrima frase del film Blade Runner di Ridley Scott: a Stephen Curry. Una imbarazzante striscia di 21 punti di seguito negli ultimi cinque minuti del terzo quarto (di cui cinque triple, le ultime tre da nove metri) è sufficiente al trenta per scrivere la parola fine alla sfida che i suoi Golden State Warriors portano a casa espugnando Charlotte, siglando così il ventesimo successo di fila da inizio stagione. Una macchina inarrestabile, che inizia così al meglio il suo tour ad Est. Curry diventa il primo giocatore a segnare almeno sei quarantelli nelle prime 20 gare stagionali dopo Jordan.
Primo tempo tutto di marca ospite, con Klay Thompson che infila i primi sette punti dei Warriors, ai quali rispondono Batum e compagni. Ritmi subito indiavolati in difesa per Walton ed i suoi, che forzano errori e perse degli Hornets, provocando triple a ripetizione dalla parte opposta: sono nove i punti di seguito con la bomba di Rush seguita dalla doppiatta di Thompson (18-9). Charlotte accusa il colpo ed il solo Zeller, dalla lunetta, risponde al fuoco nemico: Curry entra in partita e risponde alla doppietta del compagno, propiziando il massimo vantaggio (28-13). Lamb ed i liberi di Kaminski cuciono leggermente lo strappo (23-32) a fine primo quarto.
La second unit di Golden State riprende dove aveva lasciato il quintetto base: 9-0 di parziale per il nuovo +15, con Barbosa, Livingston, Speights ed Iguodala che si dividono equamente il bottino. E' Spencer Hawes con 6 punti di seguito a fermare l'emorragia, dando di nuovo fiducia e ritmo ai padroni di casa. Il ritorno di Stephen Curry mette di nuovo paura, ma Williams e la tripla di Batum permettono ai padroni di casa di chiudere sotto la doppia cifra di vantaggio la prima parte della contesa.
Curry appone la sua personalissima firma con due pennellate mancine in penetrazione nel 12-2 di inizio ripresa che vale il +17 (72-55). Torna in campo un Lamb ispiratissimo (13) e guida gli Hornets verso la rimonta: sette i punti di fila, più il punto esclamativo di Zeller in contropiede che costringe Walton al time out. Inizia ufficialmente qui il 'one man show': 4'55" di spettacolo assoluto, nei quali Curry ne mette 21, si ventuno di seguito della sua squadra (per 28 totali nel quarto) con cinque triple in rapida successione che fanno impallidire persino il padre (sugli spalti al lavoro per gli Hornets). Il quarto si chiude tra lo stupore dei presenti, con i Warriors che volano sul +21 (28 di Steph con 10/11 dal campo, 5/5 da tre, 3/3 ai liberi).
Iguodala, Speights ed Ezeli mettono la parola fine all'incontro ad inizio ultimo periodo, lanciando il lunghissimo garbage time dove trovano fortuna un pò tutti gli effettivi di entrambe i roster. Finisce 116-99.
Il tabellino finale.