Quaranta punti di James Harden non sono stati sufficienti agli Houston Rockets dell'interim head coach J.B. Bickerstaff per evitare la terza sconfitta consecutiva contro i Memphis Grizzlies, che invece cavalcano una striscia di sei vittorie nelle ultime sette partite. Gara non esaltante quella del Toyota Center, dove gli ospiti conducono per la maggior parte della contesa, sfruttando anche le pessime percentuali al tiro degli avversari (Harden escluso, ovviamente). Alla fine decidono 10 punti nel quarto quarto di Courtney Lee, mentre Houston affonda con il suo gioco esclusivamente perimetrale e con una difesa troppo morbida.
Non c'è Ty Lawson nel quintetto di partenza di Bickerstaff, sostituito dal veterano Jason Terry, mentre rientra Dwight Howard, affiancato da Terrence Jones nel frontcourt dei Rockets. Ancora assente Zach Randolph, Dave Joerger continua a proporre Marc Gasol come unico lungo, con quattro esterni come Jeff Green, Tony Allen, Matt Barnes e Mike Conley. I padroni di casa mostrano immediatamente di essere in cattiva serata al tiro da tre, con Terry e Ariza che sparano a salve. Non ne approfittano i Grizzlies, svagati e alle prese con un numero di palle perse sopra la media. Il primo strappo per gli ospiti è firmato Mike Conley (11-18 a quattro minuti dalla fine del primo quarto), ma Houston si rimette in carreggiata grazie a un Harden caldissimo e alla maggiore energia del secondo quintetto, in cui si fanno notare Capela e il rientrante Beverley. Joerger risponde con Carter, Lee e Chalmers dalla panchina, ed è proprio Lee ad alimentare un altro parziale dei Grizzlies, che si ritrovano sopra di 12 lunghezze a inizio secondo periodo (26-38). Qui i Rockets si accendono improvvisamente, con Terry che si scuote con due tiri a bersaglio dall'arco e Harden praticamente perfetto nel suo shooting, riuscendo addirittura a controsorpassare gli avversari sul 48-47. Memphis risponde immediatamente con Conley e Barnes, Jeff Green gioca bene in post-basso e così gli ospiti vanno al riposo in vantaggio di tre punti (53-56) nonostante l'ennesimo canestro sulla sirena di Harden.
La gara continua a vivere sul filo dell'equilibrio anche dopo l'intervallo lungo, quando i Grizzlies vedono accendersi per un attimo Marc Gasol, mentre i padroni di casa continuano ad affidarsi alla loro stella, con Howard troppo poco incisivo sui due lati del campo. Quattro punti consecutivi di Beverley e Capela sono un lampo nella nottataccia dei Rockets che non si chiamino Harden: i vari Brewer, Ariza e Thornton vanno tutti fuori giri al tiro pesante, consentendo a Memphis di mantenere un vantaggio vicino alla doppia cifra per tutto il terzo quarto, chiusopoi avanti di cinque lunghezze (77-82). Negli ultimi dodici minuti l'attacco di Houston batte in testa, con i texani che non segnano dal campo per ben dieci minuti consecutivi, aggrappandosi esclusivamente ai tiri liberi, dopo che Howard e Jamychal Green si erano esibiti in una serie di colpi proibiti sotto canestro. In un quarto quarto del genere sono Conley e Courtney Lee (dieci punti solo nel periodo conclusivo per l'ex di turno) ad assicurare la vittoria agli ospiti, mentre le triple nel finale di Brewer e Terry hanno il sapore della beffa per Houston, alla terza sconfitta consecutiva e lontanissima dalle vette della Western Conference.
Houston Rockets (5-10). Punti: Harden 40, Terry 13, Howard 12. Rimbalzi: Ariza 12. Assist: Harden 5.
Memphis Grizzlies (9-7). Punti: Green 20, Conley 19, Lee 17, Barnes 13, Gasol 11, Allen 10. Rimbalzi: Barnes 8. Assist: Conley e Chalmers 5.