Continua la marcia dei campioni in carica dei Golden State Warriors, alla dodicesima vittoria su altrettante gare di regular season. Vittime della furia di Stephene Curry (37 punti 9 assist) e compagni sono stati ieri sera i Toronto Raptors, nonostante un tentativo di rimonta firmato Lowry-DeRozan. A Est gli Atlanta Hawks vanno k.o. al fotofinish al Barclays Center di Brooklyn, dove i Nets trovano la prima vittoria casalinga della loro difficile stagione, mentre i Miami Heat di un incredibile Hassan Whiteside (tripla doppia da 22 punti, 14 rimbalzi e 10 stoppate) cadono in casa sotto i colpi dei giovani Minnesota Timberwolves.

Brooklyn Nets - Atlanta Hawks 90-88

A Mike Budenholzer mancano sia Jeff Teague che Kent Bazemore, uscito malconcio dalla gara interna persa con Utah. C'è quindi Tiago Splitter in un quintetto pesante per gli Hawks, con Millsap da ala piccola e Schroder a ricoprire il ruolo di point guard. Nessuna novità invece per Lionel Hollins e i suoi Nets, che vedono ancora in panchina Andrea Bargnani (meno di quattro minuti e zero punti per il Mago). La gara del Barclays Center è tiratissima e si decide in un finale in volata. Horford segna da due per il 76-78 a poco più di cinque minuti dalla fine, poco più tardi Joe Johnson va a referto per l'ennesimi controsorpasso Nets. Negli ultimi sessanta secondi succede di tutto: Schroder pesca Sefolosha per una tripla dall'angolo che riporta avanti Atlanta (86-88), ma Jarrett Jack pareggia i conti con un buon palleggio arresto e tiro. Nel possesso successivo Schroder fa confusione per gli Hawks, ma riesce comunque a costruirsi un tiro in avvicinamento allo scadere dei ventiquattro secondi. A rimbalzo Millsap cerca il tap-in ma viene stoppato da Brook Lopez, con Young che si lancia in contropiede prima di essere atterrato da Korver che lo manda in lunetta per due tiri liberi quando manca un secondo e quattro decimi all'ultima sirena. Il lungo di Brooklyn non trema e segna entrambi i liberi (90-88). La rimessa della disperazione degli Hawks non porta neanche a un tiro, con Horford che non riesce a liberarsi della marcatura di Young. Seconda sconfitta consecutiva per Atlanta, prima vittoria casalinga e seconda complessiva per i Nets.

Brooklyn Nets (2-9). Punti: Lopez 24, Young 16, Jack e Larkin 14, Johnson 13. Rimbalzi: Young 11, Lopez 10. Assist: Johnson 9.

Atlanta Hawks (8-5). Punti: Horford 18, Millsap 17, Korver 13. Rimbalzi: Sefolosha 7. Assist: Schroder 10.

Miami Heat - Minnesota Timberwolves 91-103 

Non basta agli Heat una prestazione monstre di Hassan Whiteside, che mette insieme una tripla doppia con numeri da capogiro (22 punti, 14 rimbalzi e 10 stoppate) per avere la meglio sui Minnesota Timberwolves, che si presentano in Florida con Ricky Rubio di nuovo in quintetto. La partita vede Miami a lungo in vantaggio nel punteggio, con Whiteside che repinge con perdite chiunque provi a concludere al ferro. Minnesota riceve un ottimo contributo realizzativo dalla panchina dal duo LaVine-Muhammad. Una tripla di un Dragic più coinvolto rispetto alle recenti apparizioni chiude un primo tempo sostanzialmente equilibrato sul 50-45 in favore dei padroni di casa, che hanno però Bosh e Wade poco precisi al tiro. Nel terzo quarto si mettono al lavoro Andrew Wiggins e Karl-Anthony Towns, mentre Whiteside continua a sommare stoppate, lanciando nel finale di periodo la transizione degli Heat, a segno da tre con Deng (67-60 a due minuti dall'ultima pausa). I T-Wolves aprono il quarto periodo con un parziale di 14-2 per raggiungere e sorpassare gli avversari, ancora con Wiggins sugli scudi. Miami riceve poco dalla panchina (11 punti in due di Justise Winslow e Tyler Johnson) e in difesa subisce l'esuberanza e il talento degli ospiti, che chiudono la pratica con una tripla dall'angolo di Zach LaVine per il + 9 (86-95) a cento secondi dalla fine. Brusca frenata per gli uomini di coach Spoelstra, mentre Minnesota si conferma per il momento squadra da trasferta.

Miami Heat (6-4). Punti: Whiteside 22, Deng 20, Dragic 16, Bosh e Wade 10. Rimbalzi: Whiteside 14, Winslow 11. Assist: Dragic 9.

Minnesota Timberwolves (5-6). Punti: Wiggins 24, LaVine 17, Muhammad 16, Towns 14. Rimbalzi: Towns 14. Assist: Rubio e LaVine 3.

Golden State Warriors - Toronto Raptors 115-110

Inarrestabile la corsa dei Golden State Warriors di Stephen Curry, che alla Oracle Arena di Oakland superano anche i coriacei Toronto Raptors di coach Casey. Decisivo come d'abitudine l'Mvp della scorsa regular season, autore di una prova da 37 punti e 9 assist. Proprio una tripla in transizione di Steph chiude un primo quarto equilibrato (29-25) in cui si rivede Klay Thompson, mentre Kyle Lowry tiene a galla da vero leader i suoi Raptors. Nel terzo periodo si verifica il primo allungo dei padroni di casa, con gli Splash Brothers in azione e Andre Iguodala a volare sopra il ferro per il 57-45 a tre minuti dall'intervallo lungo. Un'altra tripla di Curry allontana ancora Toronto sul - 18 (63-45) prima del riposo negli spogliatoi. Al rientro in campo i Warriors accusano un calo di tensione che agevola gli ospiti nel loro tentativo di rimonta. Carroll e DeRozan suonano la carica per i Raptors, che si riavvicinano addirittura sul -2 a inizio quarto quarto. Il finale è così punto a punto, deciso per l'ennesima volta da Curry (tripla del 101-98 e canestro da fenomeno per il 108-103). DeRozan però non ci sta e con due ottime giocate sui due lati del campo riporta sotto Toronto sul 109-108 a venti secondi dalla sirena. Qui viene fischiato a Lowry un fallo in attacco per blocco irregolare su un pick and roll giocato con lo stesso DeRozan. Steph va a segno dalla lunetta (111-108) e nel possesso successivo Lowry va a sbattere contro Draymond Green, che lo respinge senza fallo consentendo a Golden State di mantenere imbattuto il proprio record.

Golden State Warriors (12-0). Punti: Curry 37, Thompson 19, Bogut 13. Rimbalzi: Green 9. Assist: Curry 9.

Toronto Raptors (7-5). Punti: DeRozan e Lowry 28, Carroll 17, Joseph 13. Rimbalzi: Valanciunas 11. Assist: DeRozan 16.