Un quarto periodo da quasi quaranta punti è sufficiente ai Cleveland Cavaliers del solito LeBron James e di un Mo Williams chirurgico dal campo per avere la meglio degli ostici Utah Jazz, che alla Quicken Loans Arena confermano tutte le loro ottime qualità messe in mostra in questo inizio di stagione sfiorando il colpaccio ripetutamente. Blatt e soci ribaltano la situazione negli ultimi minuti di gioco (dal -9), sfruttando la sfuriata del '23' che inserisce le marce alte e permette ai Cavs di proseguire nella striscia vincente (7) dopo lo stop della prima gara contro i Chicago Bulls. 

I padroni di casa ritrovano Jr Smith dopo l'infortunio al ginocchio destro che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per tre serate, mentre i Jazz confermano un positivo Rodney Hood in quintetto con il duo Burke-Burks che si alza dalla panchina. Hayward, Favors e Gobert completano il quintetto con Neto in 'cabina di regia'. 

Cleveland entra subito in partita ed il trio James-Love-Williams si trova a meraviglia nonostante l'ottima difesa dei Jazz che oppone resistenza e risponde, dalla parte opposta, ad ogni iniziativa dei finalisti della passata edizione. Gioco ordinato ed essenziale quello degli ospiti, che riesce a trovare le giuste soluzioni attraverso degli schemi armoniosi finalizzando sia con il miglior tiratore sul perimetro (Hayward o Bruks) o smarcando il duo di lunghi nel pitturato (Favors-Gobert). L'ingresso in campo delle panchine spezza l'equilibrio che regnava fino a quel momento (23-21 Cleveland), con Dellavedova che alza l'intensità difensiva dei Cavs per lanciare il contropiede di Smith e soci. Il parziale sorride a Blatt, che vola sul +11 (12-4) grazie alla tripla dell'australiano ed alla schiacciata in contropiede di Jr. Dopo il timeout e la tripla di Love (38-26) la squadra di Snyder torna a serrare le fila difensivamente, propiziando il contro-break che riporta la gara in parità: 8 di Hayward e due triple di Burks mandano all'intervalo la sfida sul 52-48 Cavs. 

James e Mo Williams rientrano in campo vogliosi di archiviare la pratica già dai primi minuti della ripresa e dopo aver ripreso 10 lunghezze di vantaggio (72-62), tornano a sonnecchiare, ingolfando la manovra dei Cavaliers che permette ai Jazz di tornare nuovamente in gara ed operare addirittura il sorpasso. Burks è scatenato da oltre l'arco (4/5 a fine gara) ed a cavallo tra terzo e quarto periodo, in compagnia di Burke, prima impatta a quota 80 sulla sirena dell'ultimo periodo poi propizia l'allungo ospite che mette i brividi a tutta la Quicken Loans Arena: la schiacciata di Gobert a 7' dal termine scuote, paradossalmente, James e compagni (95-86 Utah). Il francese è costretto ad uscire per una distorsione alla caviglia, e Love ne approfitta subito dalla distanza sfruttando uno degli otto assist di LeBron. La tripla infiamma il pubblico e carica James, che diventa semplicemente inarrestabile in penetrazione ed a campo aperto: la rubata su Hood si tramuta in un facile 2+1, con la guardia dei Jazz che testa la resistenza fisica del 'King'. I 14 punti di James spianano la strada alla rimonta, chiusa da Thompson e Williams (29) dalla lunetta. 

I tabellini della gara