Nella serata del ritorno a casa di Kevin Durant (originario proprio di Washington D.C.), gli Oklahoma City Thunder di coach Billy Donovan vincono agevolmente al Verizon Center contro i Wizards, controllando la gara per tutti i 48 minuti, nonostante KD sia costretto ad abbandonare la contesa dopo il primo tempo per un problema muscolare al bicipite femorale della coscia sinistra. Da segnalare per gli ospiti la tripla doppia (22 punti, 11 rimbalzi e 11 assist) di un Russell Westbrook come sempre attivissimo, oltre al contributo dalla panchina di giocatori come Dion Waiters ed Enes Kanter. Male Washington, inspiegabilmente pigra e svogliata, cui non basta l'alibi dell'assenza di Bradley Beal.

Proprio Beal è sostituito in quintetto dal quasi omonimo Neal, che affianca John Wall nel backcourt dei padroni di casa, tra cui il più convinto a inizio primo quarto è Otto Porter, in crescita esponenziale nelle ultime partite. La gara è sin dall'inizio confusa, con i Wizards orrendi sia a difesa schierata che in transizione. Ne approfittano immediatamente Westbrook e Durant, con due triple di quest'ultimo che scavano la prima differenza per l'11-20 Thunder. Ibaka segna un paio di jumper importanti, mentre dall'altra parte Wall è confusionario come a tratti gli capita, in una Washington che vorrebbe alzare il ritmo ma finisce per fare il gioco degli avversari, letali in spazi larghi con i propri fuoriclasse. Una tripla di Waiters chiude il primo quarto fissando il punteggo sul 23-37, e alla ripresa delle operazioni i Thunder reggono all'unico vero tentativo di rimonta dei padroni di casa, scossi dall'ingresso in campo della second unit, con Kelly Oubre e Ramon Sessions a provare la riscossa per coach Wittman. Anche i panchinari di Donovan danno il loro contributo alla causa, in particolar modo Dion Waiters, che dimostra di essere un grande realizzatore, ed Enes Kanter a dominare su Gortat, Blair e Humphries sotto le plance. Il rientro in campo di Westbrook e Durant coincide con una nuova accelerazione degli ospiti, che vanno al riposo all'intervallo lungo sul punteggio di 50-68, con altissime percentuali dal campo.

Alla ripresa delle operazioni Kevin Durant non esce dagli spogliatoi per un fastidio al flessore della coscia sinistra avvertito nel primo tempo, sostituito in quintetto da Kyle Singler. Mentre OKC continua a giocare con disinvoltura approfittando dell'atteggiamento soft degli avversari, Washington affonda progressivamente sui due lati del campo. Wall non è in serata, Gortat appare nervoso e l'assenza di Beal si fa sentire anche in difesa. Dall'altra parte Russell Westbrook si prende tutta la scena nel terzo quarto, giungendo ben presto a mettere insieme una tripla doppia da 22 punti, 11 rimbalzi e 11 assist, e mantenendo senza problemi il vantaggio dei suoi ben oltre le venti lunghezze. Wittman prova a dare una scossa ai suoi ragazzi con qualche cambio (dentro Temple, Sessions e Gooden), ma invano. Waiters approfitta del contesto tecnico per gonfiare a dismisura le sue statistiche tirando e segnando da ogni posizione, al punto che il quarto quarto diventa purissimo garbage time, con Donovan che richiama in panchina i suoi titolari, mandando dentro anche terze linee come Collison e McGary dopo che i suoi si ritrovano avanti 71-99 a inizio quarto quarto. Il resto della gara serve solo ai Wizards per cercare di rendere meno pesante il passivo, in una gara che rappresenta la loro terza sconfitta consecutiva e pone degli interrogativi sul loro futuro a medio termine. Tutto facile invece per i Thunder, che vincono in trasferta dosando le energie dei propri migliori giocatori, in attesa di saperne di più sulle condizioni di Kevin Durant.

Washington Wizards (3-4). Punti: Gortat e Sessions 15, Neal e Porter 14, Oubre 11. Rimbalzi: Blair 9. Assist: Wall e Sessions 5.

OKC Thunder (5-3). Punti: Waiters 25, Ibaka 23, Westbrook 22, Durant 14. Rimbalzi: Westbrook 11, Durant 10. Assist: Westbrook 11.